Gastronomia

Lo chef Luca Cappelluti e l’artista Sara Guastamacchia nella cenacommedia “A.D. 1637 – Stefano Lioy…e l’incredibile caso dei molini centimoli”

Lo chef Luca Cappelluti e l’artista Sara Guastamacchia nella cenacommedia “A.D. 1637 – Stefano Lioy…e l’incredibile caso dei molini centimoli”

Il Barocco, con le sue atmosfere gioiose e sensuali, sarà rivissuto al Ristorante  “Caravanserraglio”, a Terlizzi,  mercoledì 1 giugno 2016 per la Rassegna #CIBARTE, durante la quale, mentre si gusteranno pietanze preparate dallo chef ruvese Luca Cappelluti, sarà rappresentata  la commedia  in tre atti “A.D. 1637 – Stefano Lioy…e l’incredibile caso dei molini centimoli“, interpretata dalla performer Sara Guastamacchia.

L’artista terlizzese vestirà i panni di  Stefano Lioy, membro di una delle più illustri casate nobili terlizzesi, che narrerà ai convitati le vicende della sua famiglia, coinvolta in una storia di potere13220626_1744089032498501_4537876523638385095_o e di morte. I Lioy erano interessati ad acquistare i molini centimoli ossia “i trappeti atti a macinar olive” ma ci furono eventi tali che confluirono nell’assassinio dell’Arciprete Don Onorato Grimaldi. Perché? Quali e quanti interessi si celavano dietro questo efferato fatto?

La “cenacommedia” è organizzata dall’ing. Gioacchino Tricarico che nutre una vera e propria passione per la storia di Terlizzi e, in particolare, è affascinato dagli avvenimenti di quel periodo. Egli ha  dato un contributo significativo alla stesura del copione, scritto da Pierluigi Auricchio che ha curato anche la regia dell’evento.

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La performer Sara Guastamacchia in uno dei suoi spettacoli

Abbiamo rivolto alcune domande a Sara Guastamacchia, artista eclettica e proteiforme, e allo chef Luca Cappelluti.

Sara! Nei sontuosi costumi di Giada Del Re, lei interpreterà Stefano Lioy, narratore della vicenda secondo il proprio punto di vista.

Sì. E’ una bella sfida, ma io adoro mettermi alla prova. Al testo, necessariamente didascalico, con citazioni, date, nomi ho dato una chiave fresca e simpatica, atta a rapire il pubblico senza distoglierlo dal piacere di gustare le pietanze. Non dimentichiamo che nei convivi rinascimentali e barocchi, era consuetudine organizzare rappresentazioni teatrali che, allietavano i convitati ma allo stesso tempo non mettevano in secondo piano il cibo. Una perfetta fusione tra corpo e mente.
Come è strutturata la commedia?
La commedia è in tre atti. Nel primo Stefano Lioy presenta sé e il contesto storico e politico di Terlizzi. Negli altri due si sviluppano le vicende. In realtà è un monologo, anzi sono una cantastorie che interagirà col pubblico.

Luca, la cena commedia dedicata alla famiglia Lioy si inserisce nella Rassegna #CIBARTE di cui il Ristorante Caravanserraglio è promotore. Ce ne parla?

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Lo chef Luca Cappelluti con il suo staff e l’ing. Gioacchino Tricarico

La rassegna #CIBARTE si pone l’obiettivo  di celebrare il  cibo come elemento importante di convivialità.  Questa  e la cucina di eccellenza diventano anche strumento di divulgazione culturale, storica e sociologica, cioè riflettono gli  eventi, usi e costumi, tradizioni di una comunità. Questa consapevolezza ha portato il nostro staff ad implementare convivi promozionali di carattere storico-culturale. Abbiamo già realizzato altre cene commedia o eventi analoghi quali il pranzo rievocativo della cucina storica di fine ‘700. 
Cosa preparerà?
Il cibo servito a tavola sarà frutto della rivisitazione in chiave moderna di portate dell’epoca.  Ma questo è il menù: Aperitivo; Tenera croccantezza di merluzzo su cremoso porro e cipolla di tropea in carpione; Risotto selezione carnaroli, rapa rossa, crostacei e stracciatella; Turbante di spigola in guazzetto di frutti di mare;  Composta di frutta e gelato con dolce sorpresa del ricettario Lioy. 
Sono importanti questi eventi per promuovere l’identità di un territorio, che coinvolge la sua storia, le sue tradizioni, il suo spirito?
Certamente. Non siamo del tutto certi che “con la cultura si mangia”, ma siamo sufficientemente sicuri che il 1 giugno “mangiando faremo cultura”. A parte gli scherzi, musica, teatro, poesia, altre forme di arte espressiva e, ovviamente, la gastronomia, si fondono per raccontare chi siamo, chi eravamo e possibilmente cosa vogliamo diventare.
 
L’evento è realizzato in collaborazione con l’Accademia Italiana Gastronomia Storica, di cui Cappelluti è prefetto, e da “Mordi la Puglia“.

Per partecipare alla cena, previa prenotazione obbligatoria, è prevista una quota pari a 25 euro. Per info contattare l’Ing. Gioacchino Tricarico al nr, 331 6512548 o lo chef Luca Cappelluti al nr. 3407950028.

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