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IL DISAGIO DELLA SCUOLA A RUVO DI PUGLIA. DIFFICILE FARE BUONA SCUOLA SENZA SUPPORTO DELL’ENTE LOCALE

IL DISAGIO DELLA SCUOLA A RUVO DI PUGLIA. DIFFICILE FARE BUONA SCUOLA SENZA SUPPORTO DELL’ENTE LOCALE

Riceviamo e pubblichiamo nota del Dirigente Scolastico del 2° C.D. “S.G. Bosco” – Ruvo di P. Angelo Panebianco

A distanza di un anno da una precedente segnalazione fatta agli organi di stampa locale, mi trovo costretto a ribadire la situazione di forte disagio in cui si trova questa scuola – e credo che ciò riguardi anche le altre scuole del territorio ruvese – nell’affrontare le situazioni di ordinaria amministrazione che riguardano il funzionamento dei sei plessi componenti l’intero Circolo.

Continua ad esserci una pressoché totale assenza di supporto da parte dell’Ente locale Comune in situazioni le più elementari, come può essere una ricarica telefonica al cellulare di servizio del plesso di scuola dell’infanzia “Andersen” (isolata per tre mesi di attività) o l’intervento dell’idraulico nei bagni per i rubinetti ed i water che perdono o l’intervento dell’elettricista per sostituire dei neon non più funzionanti.
Non voglio nemmeno ricordare altre emergenze più volte segnalate, di calibro un tantino superiore (il riscaldamento nella palestra della “S.G. Bosco” che attende da quattro anni la riparazione, lo spazio mensa nel plesso “Andersen” che non è per nulla adeguato…).

Non parliamo, poi, dell’assurda impossibilità di una scuola a detenere le chiavi delle centrali termiche ed elettriche dei rispettivi edifici che, per ragioni di sicurezza, devono essere in possesso di una scuola e che non lo sono – non si sa perché, nonostante le innumerevoli richieste inoltrate. Risulta sorprendente sapere, poi, che le chiavi dei suddetti ambienti e di altri spazi scolastici siano detenute da persone formalmente non autorizzate dal Comune.

A tal proposito lamento la pressoché totale mancanza di certificazioni delle strutture, nonostante (anche in tal caso) le innumerevoli richieste inoltrate a chi di competenza. Un esempio recentissimo: l’edificio scolastico “B. Di Terlizzi” è stato sottoposto a lavori di efficientamento energetico, possiede un impianto di riscaldamento potenzialmente innovativo. Ma dove sono le certificazioni di conformità dell’impianto e quelle inerenti agli interi lavori svolti? Non ci è stato consegnato uno straccio di documentazione in tal senso (prima-durante-dopo i lavori), eccetto qualche verbale di consegna della struttura che ho dovuto letteralmente estorcere a chi di competenza. Ora siamo al punto che l’impianto di riscaldamento va messo in funzione e non vi è il manutentore che sa dove mettere le mani. Senza considerare che le chiavi dell’edificio consegnate all’impresa appaltatrice dei lavori non ci sono ancora ritornate.

Mi fermo qui, anche perché non so nemmeno da dove cominciare per le tante altre situazioni segnalate al Comune e fatte morire in maniera indecente.

Mi chiedo: è possibile gestire una scuola con tutte le sue complessità e preoccuparsi vanamente di far questua all’Ente locale per ottenere una qualche attenzione?
La fortuna del Comune è di avere, nelle scuole, interlocutori non apatici e irresponsabili; quando c’è sordità dall’altra parte, noi ci si rimbocca le maniche e si cerca di trovare una qualche soluzione.
Ma si può andare avanti così? Sottoporsi a mutazione genetica e diventare amministratori di condominio? Affrontare le situazioni ed inseguire, inventarsi le soluzioni?
Dico solo che non so se tale umana sopportazione – non soltanto da parte mia – potrà durare ancora!

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1 Comment

  1. biagio

    21/11/2015 at 8:44

    Se il Dirigente scolastico Panebianco è giunto alla decisione di segnalare su di un sito locale i gravi problemi di gestione significa che proprio ha trovato davanti a sè un muro che non tiene conto che la competenza delle strutture delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado è un OBBLIGO dell’amministrazione comunale. Le tasse i cittadini le pagano e dovrebbero servire proprio a far fronte alle esigenze primarie. Non dimentichiamo che le scuole appartengono al settore dei servizi essenziali della popolazione ed ancora riguardano un servizio garantito per i MINORI.Chiunque fosse alla guida del paese dovrebbe avere un registro delle priorità dove le scuole dovrebbero essere al primo posto negli impegni amministrativi. Ed invece l’attenzione e gli affanni pare che siano rivolti altrove… e le scuole possono sempre aspettare, anche se, secondo chi è tenuto ad intervenire, diventano noiose e fastidiose …

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