Cultura

Stop all'edizione 2016 del Talos Festival. Amministrazione Chieco e Pino Minafra già al lavoro per il futuro

“A lavoro su una nuova governance per il Talos Festival” è il titolo del comunicato stampa che l’Assessorato alla Cultura ha diffuso per far conoscere le ragioni della pausa del prestigioso festival jazzistico ideato dal M° Pino Minafra.

“L’Amministrazione Comunale di Ruvo di Puglia e il Direttore artistico Pino Minafra fermano l’edizione 2016 e si mettono a lavoro per il futuro.

Si terrà durante l’estate 2017 la prossima edizione del Talos Festival di Ruvo di Puglia. L’annuncio è arrivato mercoledì 14 settembre nel corso di una conferenza stampa durante la quale il sindaco Pasquale Chieco, l’Assessora alla Cultura Monica Filograno e il direttore artistico Pino Minafra hanno illustrato le prospettive future del festival conosciuto e apprezzato  a livello nazionale e internazionale.

L’Amministrazione Comunale, insediata da pochi mesi, ha deciso infatti di fermare per il 2016  la cadenza annuale del Talos e di mettersi immediatamente al lavoro sulla prossima edizione.

“L’impegno principale è da oggi quello di operare, anche istituendo un apposito e qualificato gruppo di lavoro, per ridisegnare la governance di questo progetto culturale al fine di dare al Festival il respiro e la stabilità che merita e perché possa diventare un motore di crescita di tutto il territorio, anche dal punto di vista dell’occupazione soprattutto giovanile – intorno alle professioni legate alla musica si può costruire lavoro – e del rilancio turistico, restituendo alla terra di cui è figlio quella collocazione nazionale sulla più prestigiosa scena musicale cui la direzione Minafra, per la qualità artistica del suo progetto, è naturalmente votata. Occorre ricercare e attuare la forma più adatta a far sì che Talos non sia solo un festival musicale ma sempre più una vera piattaforma di scambio e incontro fra esperienze internazionali che metta al centro il vero genius loci di questo territorio dal punto di vista musicale: la banda. Questo è il nucleo attorno al quale collaborare anche con altri Comuni che condividono questa peculiarità e con altre realtà internazionali, seguendo l’intuizione artistica del Maestro Minafra.

L’Amministrazione ha avviato già una serie di collaborazioni per creare un sistema che possa veicolare lo sviluppo culturale, economico e turistico del territorio come è accaduto in altre realtà pugliesi e nazionali. 

Condividere è una capacità che richiede tempo, ascolto e riflessione, come la promozione della cultura, bene comune che vive solo nella reale collaborazione fra le persone che vogliono metterla al centro dei processi di sviluppo sociale ed economico della propria comunità.

Dal 2012 il Festival era tornato alla sua dimensione originale, ritrovando nella direzione artistica del suo ideatore, il trombettista e compositore Pino Minafra, la forza progettuale e la qualità artistica che per nove edizioni – dal 1993 al 2000 e poi nel 2004 – lo hanno reso un festival di riferimento nel panorama europeo. Nelle ultime quattro edizioni, che hanno coinvolto centinaia di artisti e circa ottantamila spettatori in circa quaranta giorni di programmazione, il festival si è riappropriato del suo antico ruolo di motore produttivo di cultura, votato alla sperimentazione di nuovi linguaggi musicali e alla valorizzazione delle radici fondanti la storia e la tradizione musicale pugliese.

Tra gli ospiti Fanfara di Tirana, Transglobal Underground, Maya Homburger, Faraualla, Nicola Pisani, Pasquale Innarella, Keithe Julie Tippetts, Tankio Band, Antonello Salis, Instant Composers Pool Orchestra, Giaenluigi Trovesi, Han Bennink, Louis Moholo, Klaus Paier e Asia Valcic Duo, Cesare dell’Anna e Girodibanda, Moni Ovadia, Javier Girotto, Gabriele Mirabassi & Roberto Taufic, Vince Abbracciante, Enver Izmailov, Kocani Orkestar, Taraf De Haidouks, Orchestra di Piazza Vittorio, Boban e Marko Markovic Orkestar.”

Questo è il comunicato dell’Ufficio stampa del Festival. Di seguito è pubblicato il comunicato dell’Amministrazione Comunale, degli intenti dell’Amministrazione Chieco su una delle tante punte di diamante del panorama musicale ruvese.

“Puntiamo al rilancio del festival e della sua governance dall’edizione 2017.

Fin dal suo insediamento all’inizio dello scorso mese di luglio, la nuova giunta comunale del sindaco Pasquale Chieco ha cominciato a lavorare sul territorio di Ruvo di Puglia con l’idea di mettere in atto politiche generative che sappiano fare del suo ricchissimo patrimonio culturale, storico, artistico, paesaggistico, umano e delle sue ottime potenzialità economiche e di promozione sociale e turistica un laboratorio di innovazione, radicato nella straordinaria tradizione di questa terra ma decisamente proiettato nel futuro e aperto sul mondo.

In questa logica si colloca il lavoro dell’Assessora alla Cultura, Monica Filograno, che investe anche uno dei progetti di punta della programmazione musicale di Ruvo di Puglia, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: Talos Festival. In accordo con la direzione musicale e artistica del Festival, storicamente affidata dal Comune di Ruvo di Puglia al M° Pino Minafra che del Talos è stato l’ideatore fin dalla sua prima edizione nel 1993, l’Amministrazione Comunale, insediata da pochi mesi, ha deciso infatti di fermare per il 2016  la cadenza annuale del Talos e di mettersi immediatamente al lavoro sulla prossima edizione, nella stagione estiva e dunque nei meravigliosi luoghi all’aperto del centro storico, molto più consoni al progetto artistico rispetto al Palazzetto dello Sport dove, come accaduto nella passata edizione, si sarebbe dovuta tenere un’eventuale versione autunnale 2016.

Una straordinaria congiuntura di competenze e di intenti tra Sindaco, Assessora, Consiglieri Comunali, direzione artistica e gruppo di lavoro, potrà consentire di rilanciare il festival intorno a un nuovo modello organizzativo perché nonostante l’impegno di molti nella passata amministrazione e nonostante i riconoscimenti pubblici e istituzionali conseguenti alla crescita esponenziale della qualità artistica della manifestazione, la gestione è stata la parte debole del Talos e dunque va ripensata e profondamente cambiata.

Il Talos Festival deve essere veicolo di sviluppo culturale, economico e turistico di questo meraviglioso territorio, come è accaduto in altre regioni, in altri Stati. Su questo obiettivo stiamo già lavorando anche in altre direzioni: forte è l’intesa con la direzione del Museo Archeologico Nazionale Jatta; intensa la collaborazione con i Comuni del Patto Nord Barese che si riconoscono nel marchio della Puglia Imperiale e con i quali ci siamo candidati all’Avviso Mibact che scadeva il 5 settembre per la progettazione di un’identità federiciana che ci caratterizzi in maniera esclusiva sul territorio regionale; così stiamo facendo all’interno della Città Metropolitana collaborando sul progetto “guest card” per valorizzare la fruizione del Polo Museale ruvese che vanta non solo la presenza dello Jatta ma anche le due strutture comunali, la “Casa della Cultura – Museo del Libro” e la “Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea”.

Queste le nostre intenzioni e le linee di intervento che, come tutte le azioni vere che non si limitano ai proclami ma che vogliono incidere durevolmente sulla realtà, richiedono un’elaborazione che necessita di tempo, tutto sommato poco se consideriamo  che oggi siamo a soli due mesi dall’insediamento della nuova amministrazione. 

Se le idee non sono precostituite, ma si generano nel tessuto in cui abitano e con le persone che le interpretano, la collaborazione fra le parti è essenziale e va coltivata.

Solo così si può garantire lo sviluppo sociale, economico e spirituale della propria comunità.”

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