Palazzo Avitaja

Bilancio di previsione 2016 – 2018 approvato! Qualche malumore al Consiglio Comunale del 1 giugno

Ultimo (salvo emergenze) consiglio comunale dell’Amministrazione Ottombrini ma primo “a seggio bianco” per le dimissioni del consigliere Biagio Testini, quello che si è svolto il 1 giugno 2016, agli sgoccioli della campagna elettorale per le amministrative di domenica 5 giugno.

L’ultima assise “Ottombrini” inizia con 13 presenti alle 18,31 ed è introdotta dalla comunicazione in via ufficiale delle dimissioni di Testini e dalla consegna della celeberrima delibera della Corte dei Conti che ha  fatto scalpore nei giorni scorsi.

E’ stato, poi, il momento dei ringraziamenti  da parte del Presidente del Consiglio, Franco Catalano, della vicesindaca Caterina Montaruli e del sindaco Vito Ottombrini regala a tutti i consiglieri una stampa con la foto della nuova Piazza Matteotti, a imperituro ricordo del segno lasciato dall’amministrazione. I punti 1 e 2 all’odg sono stati approvati all’unanimità, mentre i punti 3, 4 e 5 sono accorpati anche se le votazioni avvengono separatamente. Intanto i punti 3 e 4 sono approvati con 9 voti favorevoli e i 2 contrari dei consiglieri Claudio Cantatore e Giovanni Mazzone, i soli dell’opposizione ( Vito Cantatore si presenta solo per garantire il numero legale e poi va via, come si allontana, per impegni improrogabili, il Presidente del Consiglio Franco Catalano). Assente anche il consigliere Felice Di Modugno  che siede tra gli scanni della maggioranza pur essendo all’opposizione.

L’Assessore al Bilancio, Salvatore Di Rella, legge, poi, una relazione che evidenzia lo sforzo fatto dall’Amministrazione per evitare il fallimento nonostante i pesanti vincoli imposti dall’armonizzazione che  grava sui residui e la loro utilizzazione; ma essa è divenuta una regola da rispettare anche perché ordina i conti e responsabilizza l’ente. E’ stato rispettato il DUP, Documento Unico di Programmazione, e sono state realizzate economie grazie alla rinegoziazione dei mutui.

Claudio Cantatore, tuttavia, rileva criticità nel bilancio ma subisce obiezioni da parte del consigliere Aldo Olivieri che appoggia l’operato dell’Amministrazione stata costretta a contrarre altri debiti proprio per evitare il default. Operato condiviso anche dai consiglieri Alessandro Pellegrini e Giovanni Camerino che elogiano il lavoro svolto in questi cinque anni, soprattutto nel sociale. E’ il momento del consigliere Michele Pellegrini che suggerisce emendamenti allo schema del bilancio di previsione sulla base anche di un parere del Collegio dei Revisori dei Conti che non è stato consegnato agli altri consiglieri. Questo dettaglio viene eccepito da Claudio Cantatore e Giovanni Mazzone perché un documento di tale importanza, che non presenta neanche le firme, dovrebbe essere inviato tramite PEC mentre questo risulta inviato tramite mail semplice. E poi le firme dei revisori dove sono? La spiegazione fornita è la seguente: il parere è allegato a una mail semplice ma è chiaro che proviene dal Presidente del Collegio del Revisore dei Conti. Poi le firme non compaiono in quanto c’è stato un errore nella conversione del documento in pdf per cui le firme digitali non sono visibili ma esistono. E se non è stato consegnato ai consiglieri, è stato per necessità.

In fondo entro il 3 giugno, su invito della Prefettura, bisognava presentare il bilancio di previsione e quindi l’iter burocratico, quando è necessario, deve essere reso più celere: questo è il succo del discorso.

Un altro punto importante è stato quello relativo al cd. “default”. Il sindaco Ottombrini si chiede se i candidati sindaco leggano i documenti,sappiano cosa sia un bilancio. Come si può parlare di Comune in fallimento se si è fatto di tutto per salvarlo? E poi se ci fosse stato questo rischio, sarebbe intervenuto un Commissario. Qualcuno si dimentica che l’Amministrazione Ottombrini si è trovata dinanzi alle famose sentenze passate in giudicato? Caterina Montaruli aggiunge, poi. che il Comune ha destinato 6.600.000 euro al pagamento dei proprietari espropriati, soldi che potevano essere destinati a migliorare le strade, l’illuminazione della città. Ma ora è arrivato il momento che il Comune esiga i crediti, come è giusto che sia.

Il punto 6 sul bilancio di esercizio 2015 della Ruvo Servizi srl è una presa d’atto che è approvata dai 9 della maggioranza mentre i due consiglieri all’opposizione abbandonano l’aula.

I punti 7 e 8 sono ritirati per ulteriori approfondimenti e il Consiglio Comunale si conclude alle 20,31.

Un consiglio comunale, quindi, di breve durata ma intenso se si considerano le vivaci opposizioni dei due consiglieri di minoranza e alcuni cittadini presenti, che commentavano a bordo campo sulle dichiarazioni fatte e le decisioni assunte.

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