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Un impianto di recupero carta a Ruvo di Puglia? Mario Paparella: «Nessun danno ambientale»

E’ stato individuato in un’area di 16.964 metri quadrati, prospiciente via Nelson Mandela, nella Zona Industriale di Ruvo di Puglia, il sito che potrebbe accogliere l’impianto destinato al trattamento e recupero di carta e cartone di “tipologia C”, rivenienti dalle raccolte differenziate dei rifiuti urbani, al fine di produrre materie prime secondarie (MPS). La gestione dell’impianto sarebbe affidata alla società che gestisce la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

E’ quanto risulta dalla delibera di Giunta Comunale n. 88 del 2 marzo 2018 con cui il Comune ha aderito alla manifestazione di interesse regionale finalizzata a individuare “aree idonee alla localizzazione di impianti integrati anaerobici/aerobici destinati a recupero della frazione organica dei rifiuti urbani rivenienti dalle raccolte differenziate” (POR PUGLIA 2014-2020 Asse VI “Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” Azione 6.1 “Interventi per l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani”) pubblicata sul Burp n. 147 del 28 dicembre 2017.

«Continua – spiega Mario Paparella, consigliere comunale PD già con delega alla gestione del decoro e igiene urbana e proponente l’adesione alla manifestazione di interesse – la strategia messa in atto da questa Amministrazione Comunale verso la minimizzazione degli impatti ambientali, in base ai principi di autosufficienza e prossimità territoriale. Da non sottovalutare anche e non solo la riduzione dei costi di trasporto a carico della comunità».

Quale impatto sull’ambiente avrebbe la costruzione di questo impianto, qualora l’istanza dovesse essere accolta?

«Nessun impatto dannoso (l’area individuata non ha rilevanza archeologica e non sussistono vincoli paesaggistici, ndr)  – aggiunge Paparella – anche perché  l’impianto non tratterebbe materiale putrescibile o tossico e poi la tecnologia impiantistica adottata non è tale da destare preoccupazioni ambientali: quindi i residenti nelle aree vicine e i ruvesi, in generale, possono essere tranquilli».

(Foto © n.c.)

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