Attualità

Rigenerazione urbana, mappe di comunità per segnalare ricchezza e degrado della città

La Pineta Comunale ha accolto il penultimo appuntamento di “Nóvǝ nóvǝ nóvǝ – Nove navi nuove”, che dà il nome alla fase partecipativa dei cittadini nella redazione del DPRU e nella definizione delle SISUS da candidare, previa adozione del Consiglio Comunale, al bando regionale sulla rigenerazione urbana, la cui scadenza è stata prorogata a lunedì 11 settembre 2017 per venire incontro alle numerose richieste pervenute dai singoli Comuni, rappresentate anche dall’ANCI Puglia.

Il posto non è casuale. Dalla Pineta si possono ammirare la campagna ruvese e la vicina costa adriatica; nelle giornate limpide, anche i contrafforti del Gargano. Si può ammirare un paesaggio che connota, nelle sue architetture e colture, l’identità di un territorio e, quindi, va protetto. E proprio alla valorizzazione del paesaggio è stato dedicato l’incontro di sabato 1° luglio, quando l’architetto Tonio Giordano del “net-studio” Altereco Associati, ha presentato, nel convegno “Il Cammino di Macrohabitat-Oltre il perimetro”, il progetto dell’istituendo Parco Naturale Regionale di “Lama San Giorgio-Giotta” che collega Gioia del Colle a San Giorgio per 42 chilometri.

Un progetto condiviso e partecipato attraverso la redazione della mappa di comunità, strumento di partecipazione previsto dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale adottato con delibera di Giunta Regionale n. 176 del 16 febbraio 2015 dalla Puglia, prima regione a farlo.

Le mappe di comunità rappresentano il patrimonio di arte e saperi identitari di una città e consentono di far confluire, in un archivio, tale patrimonio per evitarne la dispersione. Per questo motivo è importante che disegnatori ne siano tutti i cittadini. La mappa di comunità fotografa la percezione del proprio territorio, il comune sentire dello stesso. In alcuni comuni, essa non ha assunto valore vincolante ma è presa in considerazione come linea-guida nella redazione dei piani urbanistici.

«Vi suggerisco di leggere la relazione al PPTR della Puglia. – suggerisce Giordano – E’ un saggio di politica territoriale».

Dell’importanza delle mappe di comunità è convinto anche il sindaco Pasquale Chieco: «Esse possono essere utili anche per individuare aree di degrado, segnalate dagli stessi cittadini, su cui intervenire. Sono convinto dell’importanza della partecipazione attiva nei processi decisionali che riguardano la città. Ma è importante che i cittadini ripongano fiducia in coloro che li rappresentano nelle sedi istituzionali i quali hanno sempre il dovere di motivare, poi, le decisioni che prendono. Ringrazio la Capagrossa Coworking per avere collaborato con l’Amministrazione in questo percorso partecipativo, dando esempio di civismo attivo».

Tutti gli incontri, infatti, sono stati affidati dall’Assessorato alle Politiche Territoriali e dall’Assessorato alla Cultura con Delega alla Partecipazione, alla “La Capagrossa Coworking”, in collaborazione col Forum GiovanIdee di Ruvo di Puglia.

L’ultimo appuntamento con “Nóvǝ nóvǝ nóvǝ” è domenica 9 luglio, con la festa cittadina “Tutto il resto è un pretesto”, in cui saranno illustrate, attraverso report, le proposte e i suggerimenti raccolti sin dal 9 giugno, sia durante gli incontri sia con i questionari tematici. L’evento celebrativo sarà preceduto dalla “Pedalata Prototipo – Disegniamo la città” che partirà, alle 19.00, da Piazza Matteotti. La Festa, intanto,  si svolgerà presso l’ex Biblioteca Comunale, in Via Le Croci, uno dei tanti luoghi che necessitano di una rigenerazione.

Qualcuno sarà scettico sull’utilità di questi incontri, considerandoli “fumus” di partecipazione e democrazia. In realtà, sono stati – ma è possibile partecipare, per chi fosse interessato, compilando i questionari sul sito dedicato – un importante strumento di confronto e di discussione da cui sono emersi interrogativi, istanze, esigenze che, nelle intenzioni dell’Amministrazione, saranno prese nella giusta considerazione proprio perché l’obiettivo è quello di ricucire le lacerazioni sociali, di ridare slancio all’economia locale attraverso la rinascita degli spazi abbandonati o poco valorizzati.

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