MOZIONE DI SFIDUCIA DELL’OPPOSIZIONE ALL’ASSESSORE MARONE: “RITIRARE LA DELEGA AL BILANCIO”

Come preannunciato nell’ultima seduta del Consiglio Comunale, l’opposizione ha presentato la mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore al Bilancio del Comune di Ruvo di Puglia, dott. Rocco Marone.

Con una richiesta scritta, i consiglieri di opposizione hanno chiesto l’iscrizione all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale di tale mozione finalizzata a far decadere la delega al bilancio a Marone. Secondo il centro-destra sono state troppe le occasioni nelle quali l’assessore ha fatto dichiarazioni lontane dalla realtà.

Tutto parte dall’adesione del Comune di Ruvo di Puglia alla circolare della Cassa Depositi e Prestiti Spa n. 1287 del 12 aprile 2017 avente ad oggetto: “Rinegoziazione per l’anno 2017 dei Prestiti concessi ai Comuni dalla Cassa Depositi e Prestiti società per azioni”, con la quale la Cassa Depositi e Prestiti Spa si è resa disponibile alla rinegoziazione dei prestiti attualmente in ammortamento concessi ai Comuni inclusi quelli già oggetto di precedenti programmi di rinegoziazione.

La proposta di rinegoziazione presentata alla Cassa Depositi e Prestiti su n. 19 posizioni debitorie del Comune di Ruvo di Puglia prevedeva varie tipologie di ammortamento con scadenza: 2026, 2031,2036, 2041 e durata post rinegoziazione pari a quella ante rinegoziazione maggiorata di due anni, che determinano riduzioni o allungamenti dell’ammortamento originario.

“Il Consiglio Comunale – scrivono i consiglieri di opposizione – è stato chiamato a deliberare su tale argomento nella seduta del 29 maggio 2017, e tale provvedimento è stato presentato al Consiglio Comunale senza alcuna quantificazione dei costi che tale operazione di rinegoziazione avrebbe inevitabilmente comportato. Tale mancanza di quantificazione è ufficialmente rilevabile dalla dichiarazione resa dall’Assessore al Bilancio del Comune di Ruvo di Puglia Dott. Rocco Marone durante la seduta del Consiglio Comunale del 29 Maggio 2017 che è testualmente riportata: “… Questo è il risultato prezioso per quanto riguarda il bilancio comunale, cioè quello di avere una disponibilità sotto forma di minore spesa, ripeto, della somma di 166 mila, anche se poi la quota interessi per quanto riguarda la rata di dicembre si incrementerà di 1.855 euro, per effetto appunto di questo meccanismo di spalmatura. Questo è il provvedimento, di estrema semplicità, che avrà gli effetti che vi ho raccontato. Non ho altro da dire, sinteticamente, questo è il discorso. … per un lettore attento delle delibere mi sembrava che fosse agevole capire quali sono i costi che possono derivare in futuro su questa operazione, intanto abbiamo un risparmio di 26.200 euro su tutte le rate di ammortamento a venire. Il costo, significa che pagheremo una rata d’ammortamento in più nel 2045 e due rate – per ben dodici mutui – e pagheremo due rate in più per i restanti mutui fino al n. 19. Ma questo
nel 2045. … sarà una rata d’ammortamento in più che ammonta a circa 600 e rotti mila euro nel 2045, e due rate in più nel 2043 e 2044, tutto qua. Ma nel 2045, intanto c’è un risparmio; … allora c’è una difficoltà, noi non abbiamo il nuovo piano di ammortamento, la Cassa Depositi e Prestiti ancora non ci ha fornito il nuovo piano di ammortamento perché prolungandosi di due anni per alcuni mutui e di un anno per altri mutui noi non abbiamo questa possibilità di fare un conteggio preciso, possiamo soltanto riferirci alla quota interessi per il piano così come impostato adesso; … Allora neppure rinviando il Consiglio a domani o dopodomani, non siamo nella possibilità perché ripeto non abbiamo ancora il nuovo piano di ammortamento, quindi più di questo non sono in grado di dire, quindi non siamo in grado di quantificare, perché per avere una quantificazione precisissima, che volete dei dati precisi, abbiamo bisogno di avere per tutti i mutui il nuovo piano di ammortamento, che peraltro prevede anche un tasso inferiore rispetto a quelli vigenti, tranne che per due; … Comunque noi abbiamo, durante tutta la vita dell’ammortamento, abbiamo un risparmio di 26 mila euro, scusate, che non sono pochi, provate a moltiplicare 26 mila euro per i trent’anni, trentacinque anni, quelli che sono. Dopodiché ero pronto a fornirvi i dati precisi se ero nella condizione di farlo, non siamo nella condizione di farlo, stop“.

La seduta del Consiglio Comunale veniva rinviata al giorno successivo su proposta del Consigliere di maggioranza Pina
Picciarelli che testualmente affermava: “… Quindi io chiedo che il Consiglio si aggiorni a domani con dei dati un attimo più precisi”. Durante i lavori del Consiglio Comunale del giorno 30 maggio 2017 è emerso dalla nuova relazione dell’Assessore al Bilancio Dott. Rocco Marone, che una quantificazione dei costi, per il tramite di un nuovo piano di ammortamento che invece quindi era nelle disponibilità dell’Assessore, non solo era possibile averla, ma era anche opportuno portarla all’attenzione del Consiglio Comunale vista l’ingente quantità, così come si rileva dall’intervento dello stesso Assessore Marone che dichiarava testualmente: “vi è stato consegnato un elaborato che è stato costruito sulla base di un prospetto attraverso un’interrogazione alla Cassa Depositi e Prestiti, dove ci sono una serie di elementi, in particolare la rata ex ante rinegoziazione e la rata post rinegoziazione. … Lo stesso ragionamento viene fatto per la seconda tranche, e quindi l’ultima tranche, complessivamente il maggior costo dell’operazione è 893.013, da cui dobbiamo detrarre i benefici che abbiamo calcolato prima, nella prima parte del prospetto, viene fuori un costo netto dell’operazione di 116.919, questo è l’onere dell’operazione. Tenete presente che questo onere verrà sopportato dopo delle due semestralità finali del 29° anno, nelle quattro semestralità finali del 25°, del 25,5 anni, e le quattro semestralità del 21° anno, del 20° e 21° anno. In buona sostanza il costo complessivo è 116.919. … dunque ho sentito fare da parte vostra dei conteggi, guardate i nostri conteggi sono stati operati sulla base dei dati della Cassa, se voi vedete il prospetto che vi abbiamo fornito c’è la colonna della rata semestrale ante e la colonna della rata semestrale post per ogni mutuo, quindi abbiamo fatto la somma di quelle rate, quindi sono precise all’euro, okay? Quando quindi noi abbiamo detto che la spesa aggiuntiva, tenuto conto delle rate ante e rate post per ogni categoria di mutui, e abbiamo detto che il costo complessivo è di 893.013, che non può essere il costo dell’operazione.”

“E’ imprescindibile – proseguono i consiglieri di opposizione – mettere in campo ogni possibile intervento teso a garantire il mantenimento degli interventi essenziali per la collettività locale, in un momento di oggettiva difficoltà del tessuto economico e produttivo, che richiede di valorizzare la funzione sociale del Comune; l’Assessore Rocco Marone mentre nella seduta del 29 maggio dichiarava che non era possibile procedere ad un conteggio dei costi derivanti da tale operazione di rinegoziazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, in quanto non si era in possesso dei nuovi piani di ammortamento, invece, nella seduta del 30 Maggio 2017 tali conteggi non solo erano esibiti , ma erano “precisi all’euro”, grazie alla verifica puntuale dei nuovi piani di ammortamento che evidentemente erano già in possesso dell’Assessore“.

“Tutto ciò premesso ed argomentato – concludono – i sottoscritti Consiglieri Comunali di centrodestra, sottopongono all’attenzione del Consiglio Comunale il presente ordine del giorno finalizzato a far si che il Sindaco revochi la delega assessorile al bilancio attribuita al dott. Rocco Marone”.