Attualità

“M. M. Spada”, annunciata l’imminente riapertura. Da lunedì, disponibile la modulistica

Il chiostro dell’ex Convento dei Frati Minoriti ha accolto, nella tarda mattinata di ieri, la conferenza stampa in cui si è annunciata l’imminente ripresa delle attività della Residenza Socio-Assistenziale per Anziani e il Centro Polivalente Anziani “Maria Maddalena Spada”, la cui gestione novennale è stata affidata all’ATS composta dalla Società Cooperativa “Mediterranea” Onlus, con sede legale a Roma, e dalla Società Cooperativa “Senis Hospes”, avente sede legale a Senise (Pz).

Erano presenti, oltre ai rispettivi rappresentanti delle società che hanno vinto il bando predisposto dal Comune di Ruvo di Puglia, il dottor Antonio Palumbo e la dottoressa Nicoletta Messuti, anche il sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, l’assessora alle Politiche Sociali Monica Montaruli e la direttrice della Area 6 Politiche Sociali, Educative e Culturali, la dottoressa Grazia Tedone.

Ricordiamo che la Residenza Socio Assistenziale per anziani – RSA (art. 67 del Reg. Reg. n. 4/2007) ha quaranta posti letto; è una struttura socio-sanitaria a bassa intensità assistenziale sanitaria che eroga prevalentemente servizi socio-assistenziali a persone in età superiore ai 64 anni.

Il Centro Sociale Polivalente per anziani (art. 106 del Reg. Reg. n. 4/2007), invece, con massimo trenta posti, è una struttura aperta alla partecipazione anche non continuativa di anziani autosufficienti, alle attività ludico-ricreative, di socializzazione e animazione.

Sin da lunedì 11 settembre, sarà attivo uno sportello, presso la “M.M. Spada”, in cui sarà possibile ritirare la modulistica relativa alla richiesta di ammissione alle due strutture.

Possono fare domanda i cittadini ruvesi, ma anche coloro che risiedono nei paesi limitrofi, in altre province e regioni: in quest’ultimo caso, è sufficiente fare richiesta al proprio Comune o al proprio ambito di zona i quali, stante la sussistenza dei requisiti di reddito, possono contribuire a sostenere le spese.

Le due strutture opereranno a pieno regime quando sarà ammesso un numero minimo di persone, previo accertamento dei requisiti necessari (reddito, condizioni psico-fisiche).

«Esiste già un bacino di utenza interessato, in realtà. – spiega l’assessora Montaruli – Si tratta di coloro che erano ospiti della struttura, prima della sua chiusura per la riqualificazione». Si stima, quindi, che la ripresa dell’attività potrebbe avvenire entro una decina di giorni. Qualche ambiente necessita di ulteriore allestimento, ma si può dire, alla fine, che la città riavrà, nella sua piena operatività, la “M.M. Spada”.

«Il nostro sarà un approccio umanistico. – spiega la dottoressa Messuti – Gli ospiti della struttura e coloro che frequenteranno il Centro Diurno si sentiranno a casa propria perché il programma definito per loro sarà adeguato alla personalità di ognuno. Inoltre, questa sarà una struttura aperta, nel senso che potrà ospitare eventi, iniziative che coinvolgeranno ospiti e altri cittadini. Sarà una comunità vitale e, cosa da non sottovalutare, è importante anche il luogo fisico. Questo edificio ha una bellezza particolare, che ritempra lo spirito».

Le fa eco il sindaco Pasquale Chieco: «Sarà una realtà aperta all’associazionismo. D’altronde, questo luogo merita di essere al centro delle iniziative, di essere punto di incontro tra i cittadini, luogo dove sviluppare le relazioni. Si tratta di un bel traguardo, dopo un percorso che ha avuto inizio con l’Amministrazione Ottombrini».

Un percorso arduo, quello della riapertura della “M. Maddalena Spada”, dove si è proceduto a un controllo capillare di ogni documento, proprio per evitare che sorgano problemi di natura burocratica tale da paralizzare le attività.

«L’Ufficio Tecnico ha svolto un lavoro egregio e di questo dobbiamo ringraziare l’ingegnere Gildo Gramegna. Se c’è stato qualche ritardo nella ri-partenza dei lavori, è stato proprio per il controllo costante, approfondito dell’idoneità della documentazione tra cui l’autorizzazione al funzionamento» spiega la dottoressa Tedone, la quale ricorda che nella “Maddalena Spada” molti anziani hanno vissuto, per decenni, una bella esperienza.

E per gli operatori della Ruvo Servizi s.r.l.? Ricordiamo che è prevista una clausola sociale che promuove la stabilità occupazionale del personale occupato dalla società in-house e che è previsto l’obbligo di dare precedenza agli stessi nell’assunzione di personale. «Impiegheremo i lavoratori in base al numero delle richieste di ospitalità. – spiega il dottor Palumbo – Ma sappiate che con noi tutti lavorano».

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