Politica

L’OPPOSIZIONE: “PUNIRNE UNO, PER EDUCARNE CENTO”

Il 07 Aprile, è stato notificato a Salvatore Bernocco, dipendente comunale, un provvedimento disciplinare che prevede la sua sospensione dal lavoro per cinque giorni e la mancata corresponsione dei relativi emolumenti economici. La questione è scaturita dopo la pubblicazione di alcuni post che il dipendente ha pubblicato sul suo profilo facebook, con i quali criticava l’operato dell’amministrazione in relazione alla criticità della neve. La vicenda non si chiude con il provvedimento disciplinare, ma avrà una coda in Consiglio Comunale, come dichiarato in una nota congiunta dai consiglieri di opposizione.

Una questione – scrivono – “apparentemente” gestionale ma “sostanzialmente e squisitamente” politica ed amministrativa, che merita i dovuti approfondimenti nelle sedi deputate. Infatti, proprio mentre il Sindaco della città di Ruvo di Puglia ritirava a Catania, in nome dei principi di libertà e di democrazia di uno Stato di Diritto, il prestigioso premio internazionale all’impegno sociale 2017 “Rosario Livatino – Antonino Saetta – Gaetano Costa”, istituito in memoria dei giudici Eroi caduti nella lotta alla criminalità da parte del Comitato Antimafie di Riposto, la Sua Civica Amministrazione provvedeva a notificare il provvedimento disciplinare comminato ad un dipendente comunale che in 25 anni di carriera non aveva, fino ad allora, neppure ricevuto un richiamo! Un provvedimento eccezionale destinato sicuramente a fare molta eco date le circostanze e le motivazioni per le quali è stato generato e che non riguardano affatto l’attività prettamente lavorativa prestata dal lavoratore dipendente nell’ambito del Comune. Quindi, non si tratta di assenza ingiustificata dal posto di lavoro, di mancanze ed omissioni nell’esercizio delle proprie funzioni, di inosservanza di leggi e/o disposizioni impartite dai propri superiori, bensì di altre cause che da una prima lettura dei fatti e degli atti, ci sembrano deboli e strumentali e che saranno accertate nelle competenti sedi”.

E poi aggiuntono: “A noi, per la funzione che ci onoriamo di ricoprire e che ci compete, preme sottolineare rigorosamente due aspetti di questa penosa e gravissima vicenda che umilia ingiustificatamente un lavoratore serio, onesto, professionalmente preparato e altamente rispettoso delle funzioni e dei ruoli altrui. Il primo aspetto è di tipo politico-costituzionale: preservare prioritariamente la tutela del lavoratore e rispettare il ruolo del dipendente generico nella Pubblica Amministrazione, non solo dunque del singolo lavoratore oggetto del provvedimento disciplinare in questione. E’ fuor di dubbio che il pubblico dipendente ha il dovere di osservare il regolamento di disciplina interno che regola i rapporti tra datore di lavoro e lavoratore, ma è altrettanto sacrosanto ed inalienabile il PROPRIO DIRITTO alla libertà di parola, di opinione, di orientamento politico, di dissenso e di critica dell’attività amministrativa della città in cui egli vive e lavora, in qualità di cittadino-contribuente che fa parte attiva di una comunità. Riteniamo di essere a tal proposito perfettamente in sintonia con quanto dichiarato recentemente da Antonio De Caro, Sindaco di Bari e Presidente Nazionale dell’A.N.C.I. Sarà nostro intento vigilare ed andare fino in fondo per la tutela di tale invalicabile concetto di libertà, Costituzionalmente garantito a TUTTI, anche e soprattutto a coloro che non la pensano come noi, baluardo di democrazia e di uguaglianza che non può essere messo in discussione da chiunque”.
Infine, la richiesta al primo cittadino: “Auspichiamo la figura di un Sindaco che sia garante di tale nobile aspettativa e non di un Sindaco obnubilato dal potere esercitato, che non accetti di buon grado i giudizi altrui e reagisca in maniera scomposta e censurabile a eventuali critiche espresse nei confronti del Suo operato e della Sua Amministrazione. Il secondo aspetto riguarda invece i risvolti prettamente amministrativi e programmatici. A tal proposito, è nostro dovere chiedere formalmente la discussione in Consiglio Comunale della vicenda, con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali. Ad esempio, ci farebbe piacere conoscere il parere del C.U.G. (Comitato Unico di Garanzia), organo di recente istituzione, interno all’Ente e costituito dai rappresentanti delle varie sigle sindacali, tra le cui funzioni rientra anche quella di relazionare a riguardo delle controversie in essere tra P.A. e lavoratori. Ed infine, intendiamo approfondire ed analizzare le cause oggettive e sostanziali di un costante, progressivo e sempre più incalzante esodo di personale, per mobilità interna, dall’Area Vigilanza-Sicurezza-Protezione Civile ed Annona verso altre Aree della Pubblica Amministrazione; a questo punto, è doveroso da parte di tutti gli Amministratori, non solo dell’Opposizione, chiedersi il perché dei tanti avvicendamenti del personale impiegato e di un clima ambientale insostenibile da diverso tempo oltre i livelli di “guardia”“.

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