Cultura

L’ECLISSI DI LUNA ABBRACCIA IL BLUE MONDAY

Questa mattina, a darci il buongiorno è stata la cosiddetta “Luna rossa” e la “superluna“, primo evento astronomico del 2019.

Durante l’eclissi, la Luna non scompare completamente ma appare di un intenso rosso scuro perché è comunque illuminata dai raggi solari rifratti dall’atmosfera terrestre: fenomeno descritto come “Luna rossa”. A questo si è  aggiunto quello della “superluna”, che si verifica quando  la Luna si trova più vicina alla Terra nella sua orbita ellittica e  coincide con la Luna piena e per questo appare un po’ più grande del solito.

Un fenomeno che ha portato sicuramente i più interessati con gli occhi rivolti verso il cielo.

L’eclissi di luna ha anche dato il buongiorno al cosiddetto “Blue Monday“, ovvero il giorno più triste dell’anno che cade sempre il terzo lunedì del mese e alla “Giornata mondiale degli abbracci“, nata nel 1986 negli Stati Uniti.

Si sa, gennaio è sempre associato alla tristezza, dovuta forse alle vacanze natalizie ormai passate o ai vari rientri a lavoro e tra i banchi di scuola o a causa delle condizioni metereologiche che di certo non aiutano. Ma non demoralizzatevi, ad opporsi a questa irrefrenabile tristezza c’è la “Giornata mondiale degli abbracci” che  ha come obbiettivo quello di ricordare a familiari e conoscenti il potere positivo dell’abbraccio, che secondo numerosi studi sarebbe un ottimo rimedio per abbassare i livelli di stress, oltre che ridurre i conflitti interpersonali.

L’eclissi di luna, oltre a essere un fenomeno astronomico seguito e studiato è strettamente  legato a delle storie, miti e leggende.

Gli Inca, ad esempio, interpretavano il colore rosso che acquistava la luna come l’attacco di un giaguaro che la divorava per poi rivolgere tutta la sua attenzione alla Terra.

Per i popoli dell’antica Mesopotamia, invece, l’eclissi lunare era da considerarsi come un’aggressione diretta al re e dato che essi riuscivano a prevedere con un certo anticipo quando se ne sarebbe verificata una, si dice che, per garantire l’incolumità del monarca, se ne sceglieva uno che l’avrebbe sostituto per tutta la sua durata.

In India, addirittura,  in molti credono che l’eclissi di luna porti sfortuna e proprio per questo il cibo e l’acqua vengono coperti, inoltre vengono eseguiti dei riti di purificazione.

Le tribù indigene americane di Luiseno e di Hupa, invece, credevano che luna assumesse quel colore rossastro perché malata o ferita. Per questo, per farla guarire, dopo l’eclissi, cantavano delle canzoni rivolte ad essa affinché  guarisse al più presto.

E ancora secondo la leggenda dei Batammaliba, popolo africano l’eclissi rappresentava un conflitto tra la luna ed il sole che le persone dovevano aiutare a risolvere. Proprio per questo in tali momenti venivano messe da parte tutte le ostilità.

In epoca medievale, invece, ci si rinchiudeva addirittura in casa per stare all’ oscuro da creature notturne o spiriti e si evitava di fare battaglie.

E per finire, alcune leggende narravano che agli uomini era anche vietato guardarla in quanto sarebbero potuti diventare preda di creature mostruose.

Interessante è però associare questi tre fenomeni che si sono incrociati in questo 21 gennaio 2019.

E’ curioso come i  diversi miti legati all’eclissi di luna, in questo 21 gennaio siano più “concreti” che mai: la “sfortuna” provocata dalla luna di sangue che si incrocia con la tristezza del Blue Monday e la bellissima leggenda dei Batammaliba che si incrocia alla Giornata Mondiale degli Abbracci.

Sarà la bellissima “Luna  rossa” a darci la forza per affrontare il lunedì più triste dell’anno?

 

 

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