LA MAGIA MUSICALE DEL CORO POLIFONICO DI RUDA
L’ottava edizione di “Canterò per sempre l’Amore del Signore”, per quanto sia stata atipica per la sua composizione, ha regalato ai propri spettatori quattro serate di grande intensità.
L’intento è quello di ricordare il Maestro Michele Cantatore che ieri sera avrà di certo spalancato le braccia per il repertorio straordinario presentato dal Coro Polifonico di Ruda.
Una magia musicale che ha rapito i presenti, conducendoli in un repertorio variegato tra sacro e profano. Sintonia perfetta e andamento ritmico assolutamente coinvolgente per un coro diretto da Fabiana Noro.
Si comincia con l’esecuzione di due bbrani a cappella di Cesnokov e di Gjelio per passare a Schubert e Strauss con la partecipazione del pianista F. Mossutto, R. Pes al violoncello,R. Rampogna alle percussioni, S. Zorza alla fisarmonica. Poi il ritmo sale con i canti rocciosi “Macedonie Guerra” con adattamento del pianista Ferdinando Mussutto.
Cattedrale di Ruvo di Puglia avvolta da “Almeno tu nell’universo”, celebre brano contemporaneo di Lauzi e Fabrizio con la partecipazione del tenore R. Prestinenzi. La voce solista induce lo spettatore a una riflessione intensa con il cuore rapito dall’atmosfera che si crea e dal ruolo essenziale del coro nell’esecuzione.
Poi si passa a “Double Trouble” di Williams per arrivare a “Conquest of paradise” con il pubblico predisposto a un andamento sempre aulico della serata.
Si arriva a “Stetit Angelus” con i coristi che attorniano i presenti per avvolgerli in un momento angelico nel quale non c’è nota che l’estensione vocale non tocchi.
“Stasera siamo stati in Paradiso” è il commento del direttore artistico Maestro Angelo Anselmi al termine di una calorosa e meritata standing ovation per la magia regalata dal Coro Polifonico di Ruda.
