Palazzo Avitaja

Illuminazione votiva, il sindaco Chieco replica a Flamma Ardens

Secca replica del sindaco Pasquale Chieco, dal profilo istituzionale Facebook, alle accuse rivolte all’Amministrazione da Flamma Ardens s.a.s. – società che gestisce il servizio di illuminazione votiva al Cimitero Comunale – sulla mancata sollecitudine nel ripristinare la funzionalità di parte dell’impianto di illuminazione votiva, danneggiato a seguito di due misfatti avvenuti il 5 e 7 maggio scorsi.

«È importante – scrive il primo cittadino – che i Ruvesi sappiano che la Flamma Ardens SAS, l’azienda che gestisce l’illuminazione votiva del cimitero di Ruvo di Puglia e che oggi, con una iniziativa a dir poco squallida, prova a speculare sull’affetto di molti cittadini verso i propri cari e strumentalizza i sentimenti di tante famiglie per fini privati, da oltre dieci anni gestisce questo servizio senza alcun titolo, ha debiti nei confronti dell’erario comunale per canoni non versati che, secondo i nostri conteggi, si aggirano intorno ai 100.000 euro; detiene senza alcun riconoscimento un impianto di proprietà comunale (ovvero di tutta la collettività) e non lo restituisce nonostante le nostre richieste e non fornisce al riguardo importanti dichiarazioni circa la conformità alle normative vigenti.

Tutto questo è semplicemente inaudito.

Succede sempre così: quando si prova a scrostare privilegi illegittimi e vecchi di anni – come tanti ve ne sono a Ruvo di Puglia– si verificano comportamenti inconsulti e ritorsioni nei confronti della città.

Io voglio solo dirvi con grande chiarezza che siamo molto determinati a risolvere questa faccenda una volta per tutte.

Sono profondamente dispiaciuto per l’ingiusto disagio che i cittadini stanno subendo, ma anche in questo caso dobbiamo partire dal rispetto delle regole e della legge e non possiamo accettare simili atteggiamenti: eseguiremo tutti i lavori necessari alla riaccensione in sicurezza delle lampade votive appena entreremo nella disponibilità degli impianti».

2 pensieri riguardo “Illuminazione votiva, il sindaco Chieco replica a Flamma Ardens

  • Comprendo bene il suo disappunto su questa ennesima squallida storia legata alle vecchie torbide abitudini assecondate spesso fin troppo facilmente, chissà perché poi?!!!! Ad ogni modo Sign. Sindaco io spero davvero che lei riesca a tener testa a tutto ciò, nonché anche ad altre situazioni a dir poco assurde.
    Forza Pasquale, sono e credo non da solo, a voler abbattere tutte queste vecchie mura di Abusivismo alle spalle di noi cittadini!!!

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  • Flamma Ardens

    La Flamma Ardens saluta nell’ing. Stasi l’attore protagonista, dal 2005 al 2011, di gran parte dei problemi che ancora oggi agitano il Servizio di illuminazione votiva per:
    – aver omesso, da aprile a dicembre 2005, di dar corso, come ordinatogli da un deliberato di Consiglio Comunale, ad una procedura di project financing che avrebbe dato al cimitero cittadino il primo impianto votivo in Puglia ad energia rinnovabile senza costi per l’Amministrazione Comunale. Per lui il project financing era una procedura “famigerata” (così scrive in una lettera ufficiale del 7 marzo 2006).
    – aver tentato nel gennaio 2006 di farsi consegnare dalla Flamma Ardens l’impianto senza che fosse stato individuato un nuovo gestore. Questa iniziativa è costata al Comune un procedimento giudiziario perso anche in appello con relativo risarcimento alla Flamma Ardens.
    – aver restituito alla Flamma Ardens (che li aveva versati) i proventi del servizio votivo maturati a favore del Comune dal 1.1.2006 al 17.7.2006.
    – aver impedito che il Comune introitasse i proventi del servizio votivo maturati dal 18.7.2006 al 17.7.2007; dal 18.7.2007 al 17.7.2008; dal 18.7.2008 al 17.7.2009; dal 18.7.2009 al 17.7.2010; dal 18.7.2010 al 17.7.2011.
    – aver disposto opere manutentive nel civico cimitero senza mai avvertire la Flamma Ardens (che per lui ha cessato di esistere dal gennaio 2006 nonostante un’ordinanza del giudice civile dicesse il contrario), provocando danni all’impianto elettrico e rischi per gli operatori.

    La Flamma Ardens sarà lieta di accogliere nel suo ufficio chiunque voglia accertare dai documenti la veridicità di tutto quanto sopra affermato, compreso l’eventuale legale dell’interessato.

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