Cultura

Gran finale con “fantasia” di bande al Talos Festival. Pino Minafra: «Grazie per la vicinanza»

La banda è stata il cuore pulsante delle ultime due giornate del Talos Festival Internazionale con  la ricca “Notte della Banda” sabato 8, il  convegno sulla urgenza di salvarla con strumenti normativi e il gran finale di domenica con i folli ragazzi viandanti della BandAdriatica.

Il direttore artistico Pino Minafra si infuria dinanzi all’algida burocrazia indifferente alla valorizzazione della banda verso cui si sta svegliando l’interesse dei Conservatori.

Pino Minafra & la Banda © Ruvesi.it

Si infuria soprattutto dinanzi alla constatazione che mentre  all’estero la musica bandistica è apprezzata, amata, rispettata (e ricorda l’esperienza con i Berliner Philharmoniker) per la capacità di parlare con semplicità il linguaggio aulico delle grandi opere, di raggiungere tutti da una cassa armonica alle feste di paese, in patria  non si ha contezza della sua preziosità.

Certamente al Talos Festival la banda, grazie al progetto Pino Minafra & la banda, è melodia ma è anche ricerca e follia, dando vita a nuovi linguaggi musicali, «perché al Talos – chiosa il giornalista Ugo Sbisà –  si ascolta solo ciò che si inventa». Ed è questo il motivo per cui il grande laboratorio artistico si è classificato tra i primi posti per qualità al “bandone” triennale regionale grazie al quale è stato erogato un finanziamento pari a 214.174,34 euro. È un progetto a cui guarda con favore e piacere Loredana Capone, assessora all’Industria Turistica e Culturale della Regione, come afferma la collega Monica Filograno nei ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dello stesso.

Effetti collaterali del Talos Festival con Cesare dell’Anna (ph. © Mauro Ieva)

Applaudita la direzione del Maestro Michele Di Puppo a cui è affidato il repertorio bandistico tradizionale che inizia con la Marcia Sivigliana  del Maestro Di Zenzo per proseguire con i solismi di Leonardo Lozupone al flicornino nell’estratto da “Norma” e di Nicola Valenzano al flicornino baritono e – letteralmente – nelle vesti del barbiere di Siviglia, in omaggio al 150° anniversario della morte di Rossini. La purezza dell’antica arte ellenica, i cieli azzurri contro cui si stagliano foglie di ulivo si percepiscono ascoltando Terpsichory del Maestro Donato Semeraro, ospite e amico della Banda.

Enzo e Lorenzo Mancuso, polistrumentisti e compositori, insieme al serpentonista Michel Godard e sotto la direzione del direttore artisticoi Livio Minafra, donano ancestrali suoni e parole della Sicilia, loro terra di origine, con “Sacciu chi parli alla luna” e “Chiftelì”, arrangiati Minafra jr.

La poliedricità del Talos che, sin dall’anno scorso incontra la danza, trova conferma nel reading in dialetto nocese del poeta e musicista Vittorino Curci  che diletta il pubblico con le avventure erotiche dell’ortolano  Masetto in un convento di monache. E’ la novella della terza giornata, governata da Neifile, nel Decameron di Boccaccio. La lettura è sottolineata da un brano di Pino Minafra, a cui è affidata la direzione della banda. Dopo la splendida “A Spanish love song” di Godard con la Banda, impetuosa giunge la follia salentina di Cesare dell’Anna, virtuoso della tromba, brillante conversatore con Michel Godard, clown morso dalla taranta. Dopo la sofisticata “Sarabanda” di Nicola Pisani con il solismo del flautista Vincenzo Mastropirro e il reading poetico di Curci, la Notte si conclude con il “Fantozzi” di Minafra che, tra scat e suoni rauchi, coinvolge il pubblico nella sua sana follia e lo ringrazia per la vicinanza fisica.

I fratelli Mancuso e Michel Godard (ph. © Ruvesi.it)

Ringraziamento questo che è rivolto dal sindaco Pasquale Chieco nella serata finale del Festival: in nove giorni si è incarnato il vero spirito di comunità,  spazi pubblici hanno accolto la bellezza della musica e della danza, dell’arte che va oltre la retorica. Tale miracolo si è realizzato grazie alla rete tra pubblico e privato, tra cittadini e associazioni.

La bellezza di Ruvo di Puglia è stata apprezzata dai fratelli Mancuso, dalla voce greve e penetrante, i quali hanno intonato a cappella antichi canti processionali e, accompagnandole con la ghironda, il saz e l’organetto, hanno cantato poesie d’amore (Margherita, Esci Maria). La bellezza di Bronte e di altri paesi siciliani, dei suoi fiori e dei suoi frutti  ma anche il dramma di chi muore nelle acque siciliane sono stati narrati dai Mancuso in duetto con Godard.

Poi si viaggia sulla “nave dei folli” di BandAdriatica  che ha toccato il Mediterraneo e ha attraversato l’Adriatico per raggiungere i Balcani. Questo è stato Ciclopica, il concerto in cui sono stati presentati i brani del nuovo disco Odissea, prodotto da Finisterrae e sostenuto da Puglia Sounds Record 2018.

Il sound salentino, l’ancestralità dei ritmi africani evocata dal djembè di Meissa Ndiaje  e dalla danza di Astou Mbaye dal Senegal, la vivacità dei ritmi balcanici (Pizzica balkan) si sono fusi e hanno coinvolto il pubblico in una danza davanti al palco e sugli spalti.

Come Ulisse, i musicisti capitanati dal cantante e organettista Claudio Prima, intraprendono viaggi – anche musicali – per conoscere il nuovo, per incontrare persone e arricchirsi nello scambio con altre culture. I tesori raccolti in questi viaggi sono poi narrati in musica, linguaggio universale, che unisce.

D’altronde la musica del mondo, “tutta la musica del mondo” ha  legato tutte le nove giornate del Talos Festival, laboratorio di incontri e sperimentazioni, di tradizione e innovazione sempre proteso oltre “le colonne di Ercole”, secono le intenzioni dei direttori artistici Minafra.

L’appuntamento con la prossima edizione è per il 31 agosto 2019.

Talos Festival 2018 è stato  organizzato dal Comune di Ruvo di Puglia in Ats pubblico/privata con l’associazione culturale Terra Gialla, compagnia di danza contemporanea Menhir, Conservatorio di Musica Niccolò Piccinni di Bari e Cooperativa Doc Servizi, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia, con il patrocinio e il sostegno di Camera di Commercio di Bari e Parco Nazionale dell’Alta Murgia in collaborazione con Confcommercio Ascom di Ruvo di Puglia, Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, Proloco di Ruvo di Puglia, Tipografia De Biase, Talos Viaggi, Hotel Pineta, Panificio Cascione, Acqua Orsini, Azienda Agricola Mazzone, Arte e Musica Matera e con il supporto di Itel Telecomunicazioni, Supermercati Dok, Cagnetta ed Eurocoop.

(Foto in evidenza, © Ruvesi.it)

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