Formazione

Gli allievi dell’Università della Terza Età fra viaggi e bilanci di fine anno

«L’anno accademico 2017–2018 dell’Università della terza età “Nicola Cassano” di Ruvo di Puglia conclude il suo percorso ricco di iniziative e di esperienze interessanti» racconta Domenica Summo della Università della Terza Età. In un momento in cui si è avvertito il disagio per la mancanza della sede e si è fatto ricorso a soluzioni provvisorie, questa continua a essere una realtà che “vuole esistere” perché, come ha sottolineato il vescovo monsignor Domenico Cornacchia in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, “l’idea di riempire la vita e di dedicarsi ad altro dopo l’attività lavorativa è un dono che facciamo a noi stessi: ci aiuta a vincere l’indolenza e a coltivare nuovi interessi”.

Un’anzianità attiva, dunque, che è una delle finalità che si pone l’associazione. Per questo sono stati realizzati anche quest’anno interessanti percorsi che hanno offerto momenti socializzanti ma soprattutto occasioni di arricchimento culturale. Uno dei corsi più frequentati, specie per l’originale metodologia adottata, è stato quello di “Matematica gioiosa e curiosa”, a cura del professor Martino Chiarulli, che ha coinvolto gli studenti evidenziando gli aspetti ludici della disciplina e la sua interazione nella vita quotidiana.

Con la primavera, si sa, si risveglia la voglia di passeggiate culturali e anche quest’anno le proposte sono state allettanti. Cleto Bucci, console del Touring e docente di Storia del territorio, a completamento dell’iter sulla storia locale, ha accompagnato i corsisti alle sorgenti della nostra via Traiana. A Benevento, infatti, nei pressi dell’imponente arco di Traiano si è potuta osservare l’origine della famosa arteria romana che, attraversando anche Ruvo, ha consentito, rispetto alla via Appia, un più rapido e agevole accesso alle coste brindisine e quindi all’Oriente.

È stata un’occasione per visitare chiese, musei e siti archeologici in una felice fusione tra storia longobarda, romana e persino egizia. Con l’imperatore Domiziano, profondo estimatore di quest’ultima cultura, sono infatti pervenuti a noi importanti reperti archeologici ma soprattutto affascinanti culti, come quello dedicato a Iside e alle sue sacerdotesse, ritenute streghe dagli abitanti del luogo. Di qui il fiorire di numerose leggende intorno alle “streghe di Benevento”, solite riunirsi intorno all’albero di noce, pianta sacra proprio alla loro dea.

Distensiva la passeggiata a Roma per visitare le sale del Quirinale. Il palazzo cinquecentesco offre un’interessante lettura della sua storia attraverso arredi e opere d’arte. Residenza estiva dei Papi prima, dei Savoia poi, colpisce per l’eleganza delle sale di rappresentanza ma anche per l’atmosfera di quotidianità che traspare da alcuni ambienti privati, aperti al pubblico dal presidente Mattarella. Dal Quirinale si è passati al Vittoriano, che ospita una mostra dell’artista impressionista Claude Monet, costituita da 60 opere provenienti dal museo Marmottan di Parigi. Si tratta per lo più di lavori giovanili che ritraggono rose e ninfee del giardino del pittore in Liguria. Ha concluso la passeggiata nella capitale la partecipazione alla trasmissione televisiva “Domenica in..” negli Studi Rai di Cinecittà.

L’ultima tappa escursionistica di quest’anno è stata la visita alla Reggia di Caserta e alle seterie di San Leucio. Il settecentesco palazzo vanvitelliano, recentemente restaurato, ha suscitato stupore per le decorazioni, i dipinti, l’arredamento e la tappezzeria in seta. Suggestivi l’imponente scalone d’onore e il portico, il “cannocchiale ottico” che costituisce l’ideale collegamento con il parco e la monumentale cascata, situata scenograficamente in fondo al percorso. Luoghi di svago per i Borboni erano i giardini, quello all’italiana e quello all’inglese, ricco di piante esotiche. “I giardini del parco sono stupendi, in armonia perfetta con un lembo di terra che è tutto un giardino” scriveva Goethe nel 1787.

Il borgo borbonico di San Leucio, sorto come centro industriale all’avanguardia per la lavorazione della seta, e la visita alla Reggia-filanda, circondata da case operaie, hanno messo in luce una mentalità straordinariamente moderna dei sovrani, perché non ispirata all’assolutismo monarchico ma ai princìpi di uguaglianza.

L’anno accademico si concluderà ora come di consueto con vivaci manifestazioni che esprimono la fantasia e l’attivismo della popolazione adulta. La rassegna, dal titolo “1918-1950-2018 tra storia, moda, arte e…” apertasi ieri, 19 maggio, con l’omaggio a Charlie Parker. Filo conduttore delle serate saranno i cento anni di storia dalla Grande guerra a oggi, passando per il boom economico degli anni ’50».

(Foto © Università della Terza Età “Nicola Cassano”)

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