Attualità

ESPROPRIO “CANTATORE”: DURANTE LE OPERAZIONI DI SGOMBERO, FERITO L’ING. GRAMEGNA

Dal 1985 è in atto una querelle tra Comune e un privato, riguardante l’esproprio di un terreno, con annessi immobili. Una vicenda di esproprio che non conosce pace, proseguita a colpi di denunce, sentenze, pronunciamenti dei giudici che non hanno mai chiarito e chiuso definitivamente la vicenda.

Questa mattina i funzionari dell’ufficio tecnico e gli operatori dell’A.S.I.P.U. si sono presentati sull’Estramurale Pertini per mettere in atto lo sgombero dell’area, come da ordinanza sindacale del primo cittadino stabilito. Il proprietario si è opposto a più riprese a tale decisione, ferendo l’ing. comunale Gildo Gramegna e cercando di allontanare i vigili della Polizia Municipale, uno dei quali è stato scaraventato a terra. Un gesto disperato, non giustificabile, di un privato che vuole a tutti i costi difendere una sua proprietà e sul quale il diritto non ha ancora chiarito tutte le sfaccettature della vicenda. Sull’estramurale Pertini si sono vissuti attimi di grande tensione e solo l’arrivo dei Carabinieri ha ripristinato la normalità. L’ing. Gramegna è stato condotto  all’ospedale di Corato per valutare l’entità delle ferite riportate.

Il tema centrale riguarda l’esproprio di un terreno che serve al Comune per realizzare un progetto per il quale era stato ottenuto un finanziamento di circa 5 milioni di euro.

Una sentenza del Tribunale di Trani a fine settembre, dopo 21 anni dall’inizio dell’iter legale, aveva ordinato la restituzione dei suoli ai Cantatore i quali, rientrati in possesso del bene, hanno dato il via alla bonifica del famigerato amianto.

Ma il problema di fondo è che due tribunali diversi si esprimono sulla vicenda con indicazioni opposte. Per cui entrambe le parti percorrono due strade che non ancora si incontrano per porre fine alla vicenda. Rispetto, infatti, alla richiesta del Sig. Cantatore di far dichiarare illegittima la procedura amministrativa legata all’esproprio, il Tribunale di Trani, sezione Civile, lo scorso 12 luglio 2016 ha rigettato il reclamo, dando atto alla sussistenza dei presupposti per il pagamento dell’ulteriore importo a titolo di contributo unificato.

A dicembre, un’ordinanza del sindaco aveva interrotto una illegittima detenzione di un suolo pubblico definitivamente acquisito anni fa dall’ente. Il ricorso amministrativo proposto da Cantatore avverso all’ordinanza n. 26/2016 non è stato iscritto nei termini determinando così la decadenza dell’impugnazione.

Questa mattina un’altra puntata della vicenda, di certo non la definitiva.

 

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