Politica

DAMIANO BINETTI COMMENTA IL PRIMO ANNO DI PASQUALE CHIECO DA SINDACO DELLA CITTA’

Ad integrazione dell’articolo pubblicato ieri su ruvesi.it, Damiano Binetti, capogruppo in Consiglio Comunale di “Un’Altra IDeA per Ruvo”, spiega le dinamiche che hanno contraddistinto il primo anno da sindaco di Pasquale Chieco e il rapporto tra maggioranza e opposizione.

Mi scuso innanzitutto per il ritardo. Vorrei aprire questa bella chiacchierata ricordando ai lettori quanto detto dal sottoscritto durante il mio intervento nella seduta di Consiglio Comunale di insediamento che voleva essere di buon auspicio ma che, al momento, non si è concretizzato. Confido che questo Consiglio Comunale pur nella differenza di responsabilità dei propri componenti sappia anteporre il BENE COMUNE a qualsiasi valutazione di parte: i cittadini a giusta ragione lo pretendono, la politica deve dimostrare la capacità di saperlo fare. Personalmente sono pronto a fare la mia parte e la farò ricordando, ogni giorno, a me stesso quanto recita l’articolo 54 della nostra Costituzione: “I Cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”. Detto questo, ci tengo a precisare che non amo fare polemiche sterili. Purtroppo a distanza di un anno di amministrazione Chieco devo constatare che sembra quasi che siamo ancora in campagna elettorale. Ho assistito a tanti incontri pubblici promossi dai vari assessorati della giunta Chieco e dai consiglieri comunali delegati, ma in ognuno di essi si dà una semplice parvenza di apertura e partecipazione alla comunità. Bello, bellissimo, peccato riscontrare che in realtà è già tutto deciso. E’ veramente difficile trovare qualcosa di positivo in questa amministrazione, nonostante le varie proposte avanzate dall’opposizione puntualmente cestinate, ma poi fatte proprie. Se tutto ciò non basta diventa ancora più triste pensare a delibere di consiglio votate con il massimo consenso e lasciate nel cassetto da mesi. Potrei fare alcuni esempi: Istituzione della DE.CO. (denominazione di origine comunale), istituzione delle consulte come previsto dallo statuto comunale e dal regolamento degli istituti di partecipazione. L’elenco è lungo e stucchevole, malgrado facciano parte delle linee programmatiche di mandato del sindaco.

Aspetti positivi e negativi dell’amministrazione Chieco? “Mi sarei aspettato che Chieco fosse realmente il Sindaco di tutti come più volte da lui stesso affermato in campagna elettorale. Spesso varcando l’ingresso di Palazzo Avitaja trovo cittadini che da settimane aspettano di essere ricevuti dal lui, il quale, alle volte, risulta assente per motivi professionali o istituzionali. Un sindaco che utilizzasse meglio l’esperienza e la capacità di alcuni consiglieri di maggioranza, per raggiungere il giusto equilibrio istituzionale e politico tra maggioranza e opposizione, nel rispetto delle parti, per superare problemi atavici che penalizzano da anni la nostra città. Se devo essere sincero avrei gradito un Consiglio Comunale meno astioso: sì alla dialettica, no alle offese, come spesso purtroppo è capitato. Avrei voluto un sindaco più aperto al dialogo e non un rigido burocrate che non mostra rispetto istituzionale per l’opposizione. Un primo cittadino che alle tante interrogazioni presentate dall’opposizione in Consiglio Comunale abbia la decenza politica di dare delle risposte e non limitarsi a prendere appunti. Questo suo modo di fare credo che non faccia bene alla politica e nemmeno alla comunità che ha bisogno di risposte concrete”. Capisco perfettamente che il centro-sinistra ha una visione politica diversa dal centro-destra, E’ finita l’era del l’assistenzialismo, perché incentiva l’immobilismo. Ruvo, inoltre, ha bisogno di opportunità, non può continuare a essere la “cenerentola” dell’area metropolitana né tanto meno subire l’invasione di professionalità baresi o esterni, senza prendere in considerazione le eccellenze che questa comunità offre”.

Facciamo il punto della situazione sul centro-destra ruvese. “Subito dopo la campagna elettorale, il sottoscritto con umiltà si è preoccupato di capire come poter attivare un percorso che portasse a riunificare tutte quelle forze politiche di opposizione in consiglio comunale con uno sforzo comune e facendo prevalere il buon senso mettendo da parte i personalismi che sono il male assoluto della politica. Oggi possiamo affermare che siamo una squadra che, pur nelle diversità di pensiero, fa sintesi e si propone in maniera seria e compatta per essere, in futuro, l’alternativa politica al centro-sinistra cercando di coinvolgere tutte quelle persone uomini, donne e ragazzi che ancora oggi in un momento di difficoltà e diffidenza nei confronti della politica hanno il coraggio di mettersi in gioco per proporre in futuro una candidatura a sindaco nuova fresca e competente”.

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