Palazzo Avitaja

Consiglio Comunale, tensioni in Aula “Pertini”

Apertura della casa di riposo “M. M. Spada”, manutenzione del verde, lavori pubblici e altri argomenti a cuore dei ruvesi sono stati affrontati, come questioni preliminari poste da tutti i consiglieri di opposizione, nel Consiglio Comunale di ieri.

A talune il sindaco Pasquale Chieco ha dato risposte. Destinati 150mila euro ai lavori nel Cimitero Monumentale; dopo la quinta ispezione, la ASL rilascerà, a breve, l’autorizzazione all’apertura della “M. M. Spada: le rette saranno a carico degli utenti, salvo integrazione con risorse comunali per coloro che ne avessero i titoli (reddito basso). E’ imminente la pubblicazione della gara di affidamento dei parcheggi come è in fase di istruttoria quella relativa al Campetto di via Madonna delle Grazie. Quest’anno, inoltre, grazie a un finanziamento ministeriale di 230mila euro, saranno eseguiti lavori al Palazzetto di via Volta.

Poi il primo cittadino chiede di usare un linguaggio rispettoso, nella forma e nella sostanza, nei confronti dei pubblici dipendenti del Comune di Ruvo di Puglia, in particolar modo verso l’ingegnere Gildo Gramegna, a capo dell’Area 8, e verso i suoi due collaboratori qualificati “yesmen”, in un post, dal consigliere Piero Paparella (Direzione Italia) a proposito di ritardi e disservizi legati a quell’area. «Tutti gli uffici sono sottodimensionati, insufficienti a gestire complesse vicende. Sull’Area 8, in particolare, gravano incombenze legate ai bandi pubblici, partecipando ai quali si attingono finanziamenti necessari per migliorare le infrastrutture e gli edifici pubblici della città, tra cui le scuole. Grande solidarietà e stima esprimo nei confronti dell’ingegner Gramegna, dei suoi collaboratori e di tutti coloro che lavorano, con grande difficoltà, nei nostri uffici» commenta Chieco. Il consigliere Orazio Saulle (Forza Italia) auspica che,pur nelle difficoltà in cui si trovano gli uffici, non si abbandonino le procedure amministrative dei lavori pubblici in corso. Il consigliere di Direzione Italia, a sua volta, replicando al primo cittadino, denuncia il grave sottodimensionamento di personale in cui versa l’Area 8 e spiega come, nonostante il grande affetto nei confronti del consigliere Antonello Paparella (Forza Italia) all’indomani dei risultati del ballottaggio delle amministrative 2016, lui confidava nella professionalità di Chieco per una riforma degli uffici comunali, da sempre afflitti da problemi legati alla gestione del personale. Invece non si sta facendo nulla. L’Area 8 va riformata! Interviene la consigliera Pina Picciarelli (Partito Democratico) che esprime, a nome di tutta la maggioranza, grande solidarietà e gratitudine nei confronti dell’ingegnere Gramegna, persona seria e professionale come tutti gli altri dipendenti comunali, e fa notare come i risultati di un’Amministrazione si vedono a fine mandato e saranno gli stessi cittadini a giudicare se il bilancio è positivo o negativo.

L’assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione Monica Filograno rassicura il consigliere Giovanni Mazzone (Forza Italia) sulla rendicontazione legata all’erogazione dei libri di testo: si attendono i giustificativi di alcune famiglie. Il consigliere Damiano Binetti (Un’Altra IDeA per Ruvo) chiede quale destino avrà il rito dello scoppio della Quarantana: il sindaco replica che, stante il fatto che si è sollevato un polverone per nulla, si stanno valutando diverse opzioni con le associazioni.

Si passa alla discussione dei punti all’ordine del giorno.

Il punto 1, relativo all’approvazione del verbale di seduta comunale del 15 dicembre 2017, è ritirato per la presenza di criticità nello stesso eccepite dal consigliere Piero Paparella.

Si passa alla discussione del punto 2 odg relativo all’approvazione del verbale di seduta del consiglio comunale del 20 dicembre 2017. Il Segretario Maurizio Moscara dichiara che ci sono delle incongruenze tra il verbale e quanto riportato in alcune delibere approvate a cause di errori di trascrizione determinati dall’assenza giustificata della direttrice di Area 4, Angela Maria Fusaro, con funzioni di segretaria verbalizzante. Ma a ogni atto è stata allegata la documentazione quale integrazione che sana il vizio di forma e di sostanza. Interviene il consigliere Antonello Paparella che prega Michele Scardigno, presidente del Consiglio Comunale, di leggere sempre bene le delibere e di verificare che ci sia corrispondenza tra quanto verbalizzato e quanto deliberato. Essendo questo il terzo caso, annuncia che l’opposizione ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica. Infatti nel verbale o mancano o sono riportate dichiarazioni che non corrispondono a quelle effettivamente fatte nel corso di quel consiglio e si tratta di dichiarazioni importanti relative a punti quali, per esempio, l’adozione della nuova variante del piano di lottizzazione del comparto edificatorio K.

La notizia di un esposto in procura su errori di trascrizione lascia allibiti maggioranza, primo cittadino e segretario il quale fa notare come tale comportamento evidenzi disistima nei suoi confronti, in quanto coinvolgere la Procura significa individuare in quell’errore la volontà, il dolo di falsità ideologica in atti pubblici. Era sufficiente far rilevare queste incongruenze in sede di Consiglio Comunale.

Il sindaco fa notare che non è stato opportuno agire in questo modo nei confronti di una persona, di un uomo dello Stato che fa il suo dovere, con dignità e competenza, insegna legalità nei quartieri a rischio di Bari perché crede in essa.
A tale dichiarazione segue quella del consigliere Rino Basile (Ruvo Futura) che esprime a nome del gruppo ampia solidarietà a Moscara e si dichiara interdetto per questo atto «squallido» dell’opposizione.
Dura la presa di posizione di Francesco Summo, capogruppo consiliare PD, che esprime solidarietà a nome dei suoi colleghi di partito nei confronti di Moscara e attacca: «Vi sbagliate se pensate di determinare le scelte politiche attaccando uomini di Stato».
A questo punto replica la consigliera Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia), secondo la quale bisogna fare meno vittimismo e puntualizza come non si stia affatto attaccando il Segretario Moscara, persona integerrima. E’ gravissimo, tuttavia, che in atti pubblici ci siano contrasti che possono influire sul destino della collettività: si pensi ai residenti del comparto K, ad esempio. La delibera relativa a quel comparto è stata approvata all’unanimità eppure non c’è corrispondenza tra quanto deliberato e quanto verbalizzato: mancano dichiarazioni della consigliera Raffaella Di Terlizzi (Ruvo Futura); poi non c’è corrispondenza tra presenti e assenti. Quindi questo atto deve essere letto anche in funzione di tutela della stessa maggioranza, dal momento che la delibera è stata approvata all’unanimità quel giorno. E se la Procura ha acquisito subito gli atti, significa che effettivamente l’opposizione ha agito giustamente, perché ne va del benessere della comunità. Gli atti pubblici influiscono sulla vita di ognuno di noi e auspica che per il futuro le cose vadano fatte per bene e con correttezza.
La consigliera Lia Caldarola (Sinistra Ruvese) esprime a nome del gruppo massima solidarietà al segretario Moscara, stupita che meri errori di trascrizione abbiano indotto l’opposizione a ravvisarvi il dolo di falso in atti pubblici.
A questo punto interviene Michele Scardigno, presidente del Consiglio Comunale, anche lui “travolto” dall’esposto visto che ha controfirmato il verbale della seduta del 20 dicembre. «Sono costernato e confesso che mi sembra di essere ritornato indietro nel tempo, quando si viveva in un clima davvero pesante» dichiara.
Il sindaco e la maggioranza esprimono solidarietà nei confronti del presidente del Consiglio Comunale. Il Consiglio si interrompe per un’ora e mezza. Alla fine, la maggioranza chiede il ritiro dell’approvazione del verbale di seduta del consiglio comunale in questione. Il punto è ritirato all’unanimità.

Il punto 3 odg, relativo all’aggiornamento del Piano Biennale di Prevenzione della Corruzione 2018/2020 e al Piano di Trasparenza 2018/2020, è approvato con 11 voti favorevoli. I sei consiglieri di opposizione si astengono.

Il punto 4 odg, relativo all’iscrizione dell’ASD Avis Volley Ruvo” nell’Albo delle Associazioni” , è approvato all’unanimità.

Il punto 5 odg, relativo all’accoglimento della richiesta pervenuta dalla cooperativa “La Ruvese” di cessione a titolo gratuito di relitto di suolo in Via Testini, è approvato all’unanimità.

Il punto 6 odg, presentato dai sei consiglieri di opposizione, relativo al rimborso automatico e d’ufficio per maggiori importi versati per TARI 2014, 2015, 2016 e 2017. Il consigliere Antonello Paparella chiede al sindaco come si intenda agire anche alla luce della circolare 1/DF del 20 novembre 2017 del Ministero delle Finanze. Il sindaco Chieco replica che per fare rimborsi è necessario modificare i regolamenti . Attualmente non c’è una pacifica soluzione in materia, anche a livello ANCI. Non appena sarà tutto risolto, si provvederà a decidere in materia. Passare ai rimborsi per i periodi pregressi, significherebbe annullare, in via di autotutela, i regolamenti precedenti e questo non è possibile. I consiglieri di opposizione propongono, allora, che si proceda alla creazione di una bozza di regolamento per la Tari, al fine di agevolare gli Uffici, e che si provveda al rimborso automatico e d’ufficio non solo per tutti coloro che ne fanno richiesta ma anche per chi non la fa pur avendone il diritto. La consigliera Caldarola, con il consigliere Antonio Mazzone di Sinistra Ruvese fa dichiarazione di voto contraria a questo ordine del giorno perché non presentabile; la consigliera Pina Picciarelli (PD) dichiara il suo no e fa notare come si stia parlando di rimborso sulla base di una circolare ministeriale che non è norma. Non esiste ancora certezza normativa. Il consigliere Rino Basile (Ruvo Futura) dichiara che questo ordine del giorno genera confusione, soprattutto tra i cittadini e fa dichiarazione di voto contrario. Il consigliere Piero Paparella spiega che quell’ordine del giorno è finalizzato a dare dei suggerimenti per il futuro: in sintesi, si vuole evitare che i cittadini, quando si procederà ai rimborsi, debbano rivolgersi a intermediari. Il sindaco conclude dicendo che la circolare propone un’interpretazione non vincolante, un’interpretazione che da politico non approva, ma da amministratore dovrebbe prendere in considerazione  ex nunc, da ora in poi, e comunque dopo che si giunga a una soluzione definitiva, legata a una norma certa. Il punto non passa per 11 voti negativi della maggioranza contro i sei dell’opposizione.

La discussione degli altri punti, dal 7 al 12 odg, è rinviata al prossimo Consiglio Comunale.

La seduta termina, su decisione unanime, alle 21.55.

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