Cultura

I “Cacciatori d’ombra” al MAT di Terlizzi con la mostra “Second Reception”

“Second Reception” è il titolo della mostra fotografica di Marco Sacco, a cura dell’Associazione ruvese Cacciatori d’ombra, che sarà ospitata da martedì 26 a venerdì 29 settembre, a partire dalle 18.30, presso il MAT Laboratorio Urbano, in via Macello, a Terlizzi, nell’ambito del Festival “Contaminazioni – Buone pratiche di invasione”, organizzato da Collettivo Zebù.

Le fotografie di Sacco documentano il sistema di seconda accoglienza dei migranti a Bari e “narrano” storie e speranze di coloro che fuggono dai propri Paesi, martoriati da guerre, carestie, per cercare luoghi di pace. Ma sempre con i profumi, i ricordi della propria casa, della propria terra nel cuore.

«I flussi migratori, intensificatisi soprattutto negli ultimi anni, sono il sintomo più evidente dell’instabilità politica di numerosi Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum e dell’Africa subsahariana. 
La posizione strategica dell’Italia, all’interno del bacino mediterraneo, favorisce l’approdo di molti migranti che scelgono proprio le vie del mare per raggiungere il Bel Paese, che quasi mai, però, rappresenta la loro meta definitiva, ma vuole essere semplicemente un corridoio verso altri Paesi dell’Unione Europea, nella speranza di un’esistenza migliore. 
Dopo lo sbarco in veri e propri “porti umani”, quali ad esempio quelli di Lampedusa e Marsala, il sistema di accoglienza italiano si articola in due fasi: la prima ha luogo nei centri di prima accoglienza governativi, la seconda, quella che effettivamente dovrebbe far sì che vengano attivati servizi volti a fornire assistenza e protezione ai rifugiati, prosegue all’interno dello SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) o, come spesso avviene, sfocia in soluzioni di ambigua legalità e di dubbia garanzia di una vita dignitosa.

Le foto, a sostegno della denuncia dello stato nel quale versano edifici ed occupanti, fanno parte di un progetto in fase di crescita che ha, come fine ultimo, la documentazione della condizione e del dramma di queste persone che, partite dal Sud del Mondo con la speranza di una vita migliore verso il più prospero Nord, si trovano, invece, bloccate in una nazione che difficilmente potrà garantire loro un’alternativa migliore».

“Contaminazioni – Buone pratiche di invasione”, attraverso mostre fotografiche, concerti, spettacoli teatrali, proiezioni, workshop, dibattiti, presentazione di libri e incontri con l’autore, approfondisce i temi legati alle migrazioni e alle relazioni e dialoghi tra culture differenti.

L’ingresso è gratuito. Per informazioni, contattare il numero 3479651622

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