AVVENUTA LA PULIZIA DEL CENTRO ANTICO: CHE NON SIA UN EVENTO SPORADICO

E’ stata avviata una task force tra amministrazione comunale e A.S.I.P.U. per ridare aspetto differente al centro antico. L’effetto immediato è quello che ridà volto differente al centro antico e di certo più pulito. Nella mattinata di ieri quando il consigliere comunale Mario Paparella, con delega al decoro urbano, di comune accordo con i responsabili aziendali, ha avviato le operazioni di spazzamento stradale manuale prima del lavaggio.

Un’operazione concordata con l’idropulitrice pronta a entrare in azione e programmata con cadenza bimestrale.

Tutto questo rientra in un piano di totale/azzeramento del nucleo antico che avverrà nei prossimi giorni “con l’occhio – scrive il sindaco Pasquale Chieco – sulle esigenze immediate e la testa a un nuovo programma di pulizia e decoro urbano che parta dall’affrontare il problema che rende inutili i tanti interventi fatti in questi mesi: i colombi, tanti, troppi, causa prima della sporcizia delle strade del centro storico. Appena possibile, tra qualche settimana, l’avvio di un intervento che speriamo ci aiuti a ridimensionarne fortemente la presenza di questi volatili”.

“E’ ovvio – ha sottolineato Mario Paparella -che contro l’inciviltà della gente che permette ai propri amici cani di defecare/urinare ovunque senza raccogliere e/o igienizzare, ben poco si può fare se non sensibilizzare dapprima e poi sanzionare successivamente”. L’azione sanzionatoria la stanno già mettendo in atto le Guardie per l’Ambiente di concerto con la Polizia Locale.

Per quanto riguarda il guano dei piccioni, il consigliere comunale ha annunciato che per fine mese sarà applicata la strategia-operativa che l’amministrazione sta concordando. 

Adesso l’auspicio è che ci sia continuità in un servizio dovuto ai cittadini e che non ci si meravigli più di tanto per la pulizia del centro storico, dato che deve essere acquisito per certezza. La rinascita del centro antico passa anche attraverso azioni continuative che consentano ad abitanti e non di poterlo vivere. In attesa, ovviamente, che i ruvesi si responsabilizzino e rispettino di più la propria città.