Politica

Antonello Paparella: quando Amministrare è diverso da GOVERNARE …

La nota del Consigliere di Forza Italia, Antonello Paparella, dopo gli accadimenti di questi giorni.
Leggendo in questi giorni i comunicati stampa del Sindaco Ottombrini e ascoltando i Suoi interventi in pubbliche manifestazioni organizzate dall’Amministrazione Comunale, non solo si evidenziano inequivocabilmente le enormi difficoltà e le tensioni di Palazzo Avitaia dell’ultimo periodo, ma si scorge una sorta di autodifesa a tutto campo del capo dell’Amministrazione. Il Sindaco infatti, anziché ricercare le cause e le diverse ed urgenti ipotesi di studio tese alla soluzione dei problemi finanziari e di tenuta della struttura del bilancio comunale, si imbatte quotidianamente contro tutto e tutti, ritenendo di essere vittima di un complotto artefatto ed organizzato contro la Sua persona e la Sua amministrazione da parte del Governo centrale, delle Istituzioni finanziarie del Paese, dei Suoi più stretti collaboratori della macchina amministrativa, dei Revisori dei Conti, di alcuni Cittadini ruvesi, debitori nei confronti del Comune di Ruvo, e di Tutti coloro che, prima di Lui e con Lui, hanno amministrato la città nell’ultimo ventennio.
E’ sconvolgente leggere dichiarazioni di un Sindaco che, al quinto anno del Suo mandato ed al decimo anno di un percorso amministrativo tutto di centrosinistra, “giustifica” le dimissioni del Suo Assessore di punta, probabile Suo contendente alle primarie dell’anno prossimo per la candidatura a Sindaco della città, attribuendo “la causa dei tagli a bozze di bilanci, comuni a tante altre Amministrazioni comunali, di caratura tecnica e non politica, determinati dall’applicazione di una legge dello Stato”, varata nel 2001 dall’allora Governo centrale.
Non è possibile sentire un Sindaco che invoca l’utilizzo di fondi in bilancio di un ente Pubblico, basando le proprie pretese su crediti inesigibili, prescritti e quindi inesistenti, di cui avrebbe dovuto conoscere da diversi anni l’inconsistenza sostanziale e non solo nominale, essendo stati gli stessi oggetto di ampie e lunghe discussioni in Consiglio Comunale. Inoltre, detti crediti, attraverso l’attualizzazione dei sistemi contabili introdotta anche dall’Amministrazione di Ruvo di Puglia da parte dei diversi Responsabili d’Area, sono stati decurtati di una congrua percentuale che ha generato un fondo di svalutazione di circa 5.000.000,00 di €. Tale importo però, a differenza delle erronee e deliranti dichiarazioni del Sindaco, non rappresenta un disavanzo che impatta completamente sulla competenza dell’esercizio del 2015 (bilancio di previsione), altrimenti sarebbe impossibile per tutti i Comuni di Italia, e non solo per Ruvo, chiudere il bilancio in pareggio per l’anno in corso. Tale somma di 5.000.000,00 di € può essere spalmata, come previsto dalla stessa Legge dello Stato Italiano, in un periodo congruo e lunghissimo di 30 anni circa, generando ordunque, un impatto sulla competenza di circa 167.000,00€ all’anno e non di 5.000.000,00.
Ancora! Per quanto riguarda l’Avanzo di amministrazione dell’anno 2014, era già noto a tutti gli addetti ai lavori che esso non era utilizzabile per il finanziamento della spesa corrente, così come più volte evidenziato nelle molteplici relazioni sia dalla Corte dei Conti in passato, sia dal Coordinatore d’Area di competenza che dallo stesso Collegio dei Revisori dei Conti.
Pertanto, io credo che sia necessario documentarsi e studiare le problematiche, prima di inveire e attribuire responsabilità altrui.
Semmai al Sindaco, che ora chiede alle Forze di Opposizione un coinvolgimento, dopo che diverse proposte dello schieramento di minoranza sono state sempre cestinate e respinte, possiamo chiedere conto su quanto segue:
– Perché con la Sua gestione, nell’ambito dell’Organizzazione del Personale sono scomparse le figure dirigenziali e sono state introdotte ben 10 posizioni organizzative (Coordinatori d’Area), con risultati sicuramente al di sotto delle aspettative?
– Perché ha voluto fortemente procedere alla richiesta di mutuo ventennale alla Cassa Depositi e Prestiti pari a 7.300.000,00€ per indennizzare solo alcuni proprietari di suoli (privilegiati), senza preoccuparsi di verificare la bontà e la priorità di una valutazione generale della problematica ESPROPRI, con una rideterminazione delle somme dovute dai Soci assegnatari in riferimento alle spese legali, agli interessi, alla rivalutazione monetaria ed alle spese di urbanizzazione sostenute in passato dai medesimi assegnatari, per effetto dell’applicazione dell’art. 51, da Lei stesso votato in Consiglio Comunale?
– Perché ha ritardato a munirsi di un piano di alienazioni, sulla base di un dettagliato ed analitico inventario del patrimonio comunale, più volte sollecitato anche dai diversi Collegi dei Revisori di conti che si sono avvicendati in tutti questi anni?
– Perché ha proceduto con urgenza a vendere l’unico cespite che produceva reddito (circa 30.000,00€ all’anno) ossia la Farmacia Comunale mentre non ha messo in vendita i terreni agricoli che, invece, sono stati oggetto di un bando di concessione a prezzo irrisorio per un periodo di 15 anni?
– Perché si è ostinato a far gestire i tributi minori alla Ruvo Servizi S.r.l. con scarsi risultati sotto l’aspetto dell’entrata finanziaria dell’Ente e continua imperterrito con la Sua maggioranza a sprecare 500.000,00€ all’anno di spesa corrente tenendo in vita un Ente (la Ruvo Servizi) che attualmente rappresenta un extra lusso per le casse comunali?
– Perché ha fortemente voluto imbrigliarsi nella costituzione di un altro grande carrozzone quale la società a totale capitale pubblico denominata SANB, insieme ai Comuni di Corato, Terlizzi, Molfetta e Bitonto, per la gestione dei rifiuti solidi urbani, la cui gestione enorme ed ingessata non farà altro che provocare ulteriori costi per la collettività, visto anche l’evolversi delle dinamiche reali della medesima e “l’irrisorio peso politico” da noi esercitato in essa?
– Perché alla voce di bilancio “Oneri concessori” non si registrano incassi più o meno consistenti come nel recente passato? Dipende forse dal fatto che ogni pratica dell’Ufficio Tecnico deve avere l’avallo di consulenti legali esterni ed interni, prima di essere definitivamente varata?
– Perché ha omesso di approfondire e verificare gli sprechi e l’approssimazione nella gestione degli appalti in ambito Lavori Pubblici, una volta avuta la certezza di debiti fuori bilancio per circa 700.000,00€, accumulati negli ultimi 5 anni e per i quali, molti imprenditori ruvesi attendono ancora di essere pagati?
– Perché non si attua la delibera relativa all’efficienza energetica degli impianti di pubblica illuminazione della città, approvata dal Consiglio Comunale nel 2014? Forse perché non si conosce ancora il numero dei corpi illuminanti?
– Perché non si è preoccupato di razionalizzare la spesa attraverso delle procedure più rigide, in modo da ridurre i costi futuri di gestione (vedi impianto di irrigazione di Piazza Dante) e quindi, conseguentemente migliorare alcuni importanti servizi?
– Perché non si adopera per l’applicazione di maggiori controlli in materia fiscale (IMU; TARI E TASI), vista la presumibile minore entrata corrente di circa il 15% del gettito dovuto?
– E infine, perché non abroga completamente il regolamento di occupazione del suolo pubblico, la cui entrata in vigore offende l’intero tessuto commerciale della città, rendendo “legalmente riconosciute” alcune autorizzazioni anche con occupazione di sede stradale, mentre “legalmente non riconosciute” quelle occupazioni su marciapiede ampio o in prossimità di chiese e monumenti storici? Insomma tutto ed il contrario di tutto!
– Perché non ha mai pensato, e se l’ha fatto, non ha mai osato chiedere le dimissioni dell’Assessore all’Urbanistica, Lavori Pubblici ed Ambiente nonché Suo vice Sindaco ed Assessore di fatto al Bilancio e Contenzioso, anziché ridurre drasticamente i capitoli della Cultura, chiaro fiore all’occhiello della nostra città?
Quindi, quando avremo le opportune risposte a questi quesiti, la cui soluzione è di natura politica e non tecnica, come più volte nella sede Istituzionale è stata prospettata dalle Forze politiche di opposizione, allora saremo disponibili a governare assumendoci le nostre responsabilità e a sostenere un vero cambio di marcia, ormai nell’aria e radicato nella coscienza comune dei nostri Concittadini, verso i quali abbiamo il dovere, come Centrodestra, di offrire una seria, unica, concreta, esperta e competente alternativa al fine di tutelare gli interessi legittimi e supremi della Nostra Comunità.
Antonello Paparella
(Capogruppo FORZA ITALIA)

2 pensieri riguardo “Antonello Paparella: quando Amministrare è diverso da GOVERNARE …

  • biagio pellegrini

    Dopo questa ampia e dettagliata analisi, fondata su dati e fatti incontrovertibili, chiunque saprebbe ricavare le necessarie e improcrastinabili conclusioni. Cosa saprà fare la compagine che attualmente occupa palazzo Avitaia?

    Rispondi
  • nicola bucci

    congratulazioni sig ANTONELLO Paparella FINALMENTE UN’ANALISI CONCRETA ED EFFICACE SU AVITAJA PALACE CHE SE VENISSE PRESA IN CONSIDERAZIONE DALLA PARTE INTERESSATA LE DIMISSIONI DI MASSA SAREBBERO AUTOMATICHE .
    DOPO PRESA D’ATTO

    Rispondi

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