Palazzo Avitaja

Affaire “Tari”, il sindaco Chieco: «ANCI contesta Ministero dell’Economia. Rischio che chi ha di più paga di meno»

Diversi dubbi sta sollevando la circolare 1/DF del 20 novembre 2017 emanata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che dà chiarimenti sull’applicazione della TARI in relazione al calcolo della parte variabile. Ruvo di Puglia è tra i Comuni in cui sarebbero stati commessi errori nella determinazione del parte variabile.

Di seguito le considerazioni e preoccupazioni del sindaco Pasquale Chieco, affidate a una nota inviata da Palazzo Avitaja.

«È di questi giorni la notizia che molti Comuni italiani, tra il 2014 e il 2017, hanno commesso errori nel calcolo della Tari. L’errore riguarda la tassa rifiuti sui locali di pertinenza delle abitazioni.

Il riconteggio delle somme potrebbe riguardare anche Ruvo, anche se si tratta di differenze di importi (tra quello pagato e quello dovuto) abbastanza esigue: pochi euro per anno.

In proposito, è tuttavia necessario fare una importante precisazione: come ribadito in queste ore dall’ANCI, la TARI è una imposta comunale il cui importo complessivo, ripartito tra i cittadini, è esattamente pari al costo del servizio rifiuti. Ebbene, l’errore di cui si discute non riguarda l’importo complessivo della tassazione (che è giusto) ma il modo in cui tale importo è stato suddiviso tra gli utenti.

Dunque, l’errore di calcolo (contestato dall’ANCI che non è d’accordo con il Ministero dell’Economia) ci mette di fronte alla necessità da una parte di restituire poche decine di euro agli utenti con locali di pertinenza e dall’altra di rivedere la ripartizione della TARI tra tutta la platea degli utenti cittadini. Insomma, la tassa pagata in meno da alcuni andrà, da oggi in poi, distribuita e pagata comunque da tutti.

La questione è delicata e merita un approfondimento accurato: lo stesso Ministero che ieri ha autorizzato il nostro regolamento oggi ci chiede di rivedere i conteggi.

Sta di fatto che l’ammontare complessivo dell’imposta (pari al costo del servizio) resta comunque dovuto e, quindi, stiamo parlando di correggere il modo in cui tale ammontare dovrà essere distribuito tra i cittadini. Con un grande paradosso.

Il nuovo metodo di tassazione (a differenza di quello da noi applicato), ha come risultato concreto quello di far diminuire la TARI ai proprietari di immobili con locali pertinenziali facendola aumentare agli utenti che locali di pertinenza non ne hanno. Insomma, pagherà di meno chi ha di più e di più chi ha di meno. Bella trovata interpretativa.

A questo punto, spero davvero che, grazie all’azione in corso dell’ANCI, si riesca a evitare questa beffa. Staremo a vedere».

2 pensieri riguardo “Affaire “Tari”, il sindaco Chieco: «ANCI contesta Ministero dell’Economia. Rischio che chi ha di più paga di meno»

  • Raffaele Pellegrini

    A quanti nutrono speranze circa i rimborsi TARI, voglio ricordare la posizione assunta dal Comune di Ruvo di Puglia nella vicenda degli espropri. Al Comune di Ruvo non sono state sufficienti le sentenze della Corte di Appello e della Cassazione a cui sono susseguiti i giudizi per revocazione, sempre rigettati dalla Cassazione, e quelli di ottemperanza, avanti al TAR.
    Spese legali a iosa, a beneficio dei soliti noti.
    Ai reduci da “RUBI ANTIQUA”, nel solco della tradizione della “CITTA’ STATO DI RUVO”
    la circolare n. 1/DF del 20 novembre 2017, con cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze ( STATO ITALIANO, a cui Ruvo appartiene) fa chiarimenti sull’applicazione della TARI in relazione al calcolo della parte variabile, è aliena.

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  • Cittadino qualunque

    Molto probabilmente, stando alle parole del sindaco, l’unica strada per ottenere il rimborso sarà quella del contenzioso, in quanto non sarà sufficiente presentare l’istanza di rimborso, come molti pensano. E intraprendere un contenzioso, per poche centinaia di euro, non so fino a che punto convenga tenendo presente i costi e i tempi dello stesso.

    Rispondi

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