Ancora un prestigioso traguardo è stato raggiunto dagli alunni del Liceo Scientifico e Linguistico “O. Tedone” di Ruvo di Puglia.
La classe 2^C, il 15 maggio scorso si è recata a Campobasso presso la sede del Liceo Scientifico “Romita” per partecipare alla cerimonia di premiazione delle classi vincitrici della competizione “Matematica senza frontiere” per il polo Centro – Sud.
A tale iniziativa ogni anno l’Italia partecipa insieme ad altri Paesi europei; essa consiste nella risoluzione di problemi di natura matematica non tanto di carattere puramente applicativo quanto di tipo logico-intuitivo unitamente all’uso delle conoscenze e competenze in lingua straniera.
Giunta a Campobasso, la classe, prima della premiazione, ha partecipato alla “supergara” per proclamare la vincitrice assoluta.
Nonostante l’arrivo in ritardo nella sede predisposta per la gara, dovuto ad imprevisti di tipo logistico e, conseguentemente, benchè il tempo a disposizione sia stato ridotto rispetto a quello stabilito per la gara e utilizzato dalle altre classi (45 minuti su 60), gli alunni della 2^C, con grande merito si sono aggiudicati il primo posto con 46 punti su 50, superando persino le classi del triennio.
Sono indescrivibili l’orgoglio e il grande entusiasmo con cui la classe, accompagnata dalle docenti Anna Chiara de Gennaro e Mariangela Mastrorilli, è tornata a casa con una targa ed altri premi destinati alle classi classificatesi nella prima selezione, ma soprattutto stringendo tra le mani la coppa per essere stata riconosciuta come la “superclasse” della competizione di quest’anno.
Tale vittoria è stata particolarmente gratificante perchè non solo ha evidenziato un grande spirito di squadra ed encomiabili capacità di organizzazione della classe, ma ha anche valorizzato le competenze di ognuno dei 29 alunni nelle varie discipline tanto nell’ambito umanistico quanto in quello scientifico, oltre a dati quali la creatività e il pragmatismo, dimostrando così che alla vittoria della competizione ha contribuito l’intera classe nei suoi singoli elementi, mettendo in campo le abilità cognitive ed operative oltre che le attitudini di ciascuno.
Ma a vincere è stato il valore della cultura, dell’ “ars” che solo unita all’ “ingenium” dà un senso alla vita di ognuno, rendendolo nel suo piccolo una ricchezza per la comunità, che per questi alunni, ora è legata all’ambito scolastico, ma diventerà quella civile, cui ognuno potrà offrire, da cittadino consapevole, il proprio contributo.
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