Il sindaco Pasquale Chieco ha vissuto, oggi, sulla sua pelle il disagio che ogni giorno migliaia di studenti, operai, impiegati e tanti altri vivono viaggiando sui treni della Ferrotramviaria dopo la decisione dell’azienda ferroviaria di fissare, a partire dal 1 ottobre 2016 e in ottemperanza a quanto prescritto dall’ANSF, il limite di velocità a 50 km/h.
Ecco cosa ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina ufficiale Facebook:
“Ferrotramviaria in tilt. Sono alla stazione di Bari e, dopo la soppressione di alcuni treni in partenza verso RUVO, ne parte uno che viaggia max a 50 km/h e arrivo con circa 1 ora di ritardo. Dopo il disastro dello scontro frontale costato tante vittime e sofferenze, oggi ci confrontiamo con il disastro organizzativo e funzionale prodotto da una misura di sicurezza che contraddice quanto era vero fino a ieri. Mi riferisco alla lettera inviatami dall’USTIF (ufficio di controllo del Ministero dei trasporti) lo scorso 2 agosto 2016 dove si affermava che le condizioni di sicurezza della Ferrotramviaria erano conformi alla legge, nonostante l’assenza del sistema Scmt (controllo automatico). Ora, invece, due mesi dopo non è più così vista l’imposizione dell’ANSF (Agenzia nazionale sicurezza ferroviaria) che impone il limite di 50 km/h laddove non e’ operativo il sistema Scmt.
Insomma ora si svegliano e con due righe ci mandano indietro ai tempi di viaggio di 20 anni fa e di fatto ci ributtano in macchina o autobus e quindi a muoverci con un livello di sicurezza enormemente più basso del treno.
Chiederò un intervento urgente del Ministro Del Rio su questa incredibile vicenda perché l’effetto di questo limite di velocità (fino a ieri inutile) è devastante per l’organizzazione e la qualità di vita, di studio e di lavoro di migliaia di persone.”
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