Riceviamo e pubblichiamo nota del candidato al Consiglio Regionale con il Movimento Schittulli – Area Popolare, Domi Lanzilotta:
“La sagra del trasformismo, incoraggiata dalla ricerca del consenso a ogni costo, senza considerare esperienze, storie personali, coerenza politica e programmatica. E dopo il mercato dei candidati, il mercato dei voti, fotografia di uno spaccato e un paesaggio inquietante e desolante al tempo stesso, come quello delle città imbrattate e deturpate da attacchini che considerano qualsiasi superficie verticale utile per lasciare traccia del loro passaggio e candidato, in spregio al buon gusto e alle regole. Candidati inseriti nelle liste e poi sconfessati pubblicamente e goffamente, come se il compito di selezione e scelta di profili e nominativi fosse affidato al caso. Candidati che approfittano impropriamente del loro ruolo e del loro status, in maniera sempre più invasiva e violando qualsiasi codice etico e regola elementare di decenza.
Così la ‘Puglia migliore’ rischia allora di essere, ogni giorno di più, quella che domenica prossima si terrà lontana dalle urne, disgustata da notizie, vicende ed episodi che non c’entrano nulla con la politica della quale la Puglia ha un disperato bisogno, per uscire da un decennio disastroso e per risollevarsi da una crisi dilagante. E il rischio sempre più concreto è che alle urne vadano solo quelli che hanno un interesse diretto, di natura clientelare e/o economica, riducendo l’espressione più alta della partecipazione democratica a un discutibile do ut des. L’invito allora è quello di mettere al bando ipocrisie e doppie morali, di evitare in ogni modo che il fango emerso in particolare nelle ultime settimane schizzi sempre più in alto e sommerga tutto e tutti, e invitare gli elettori a un voto responsabile, pienamente libero e lontano da ogni condizionamento, pressione, ricatto, interesse. Lo impone la legalità, lo impone il rispetto delle regole e delle persone, cittadini prima ancora che elettori, lo impone la necessità di una degna rappresentanza: perché un presidente e consiglieri eletti attraverso una partecipazione scarsa sarebbero chiamati a decidere comunque per l’intera comunità pugliese, e una percentuale irrisoria di votanti sarebbe allora una sconfitta, la peggiore delle sconfitte. E’ necessario frenare questa corsa sempre più lanciata verso il degrado e l’aberrazione, per restituire credibilità, nobiltà e dignità a una campagna elettorale troppo lontana da una soglia accettabile di decoro”.
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